IL PORTALE DI "RODONI.CH"


GIACOMO PUCCINI

by Laureto Rodoni

PER LA PRIMA VOLTA NEL WEB
IN TRADUZIONE ITALIANA


HENRI MURGER
SCÈNES DE LA VIE DE BOHÈME

LA BOHÈME O GLI EROI DELLA MISERIA

****
IN QUATTRO SU UN CAPOLAVORO:
IL LIBRETTO DI «BOHÈME»

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CARLO GOZZI
TURANDOT
TESTO INTEGRALE












HENRI MURGER

Scènes de la vie de bohème
WORK IN PROGRESS

Henri Murger
Ein Dichter der Traufe



LUIGI ILLICA


MICHELE GIRARDI
LA POETICA REALTÀ DELLA BOHÈME

FEDELE D'AMICO
LA JEUNESSE N'A QU'UN TEMPS

RODOLFO CELLETTI
LA VOCALITÀ DE «LA BOHÈME»

BRUNO CERNAZ
PARIGI: TRA PROUST E PUCCINI

MARCO CAPRA
COME UN RIMESCOLIO DI GIOVINEZZA

«LA BOHÈME» AL VAGLIO DELLA CRITICA


ELVIO GIUDICI
DISCOGRAFIA E VIDEOGRAFIA DELL'OPERA

DANIELE MARTINO
BOHÈME, DOLORE INASPETTATO

***

Théodore de Banville
A Henry Murger - mars 1855


Comme l'autre Ophélie,
Dont la douce folie
S'endort en murmurant
Dans le torrent,

Pâle, déchevelée
Et dans l'onde étoilée
Éparpillant encor
Ses tresses d'or,

Et comme Juliette,
Qui craignait l'alouette
Éveillée au matin
Parmi le thym,

Elle est morte aussi jeune
Au bel âge où l'on jeûne,
Ta pensive Mimi
Au front blêmi,

Et, dans la matinée
De la vingtième année,
Elle a fermé ses yeux
Insoucieux.

Parmi les pâles ombres
Qui, joyeuses ou sombres,
A l'entour de ton front
Voltigeront,


Dis, il en est plus d'une
Dont la tendre infortune
Souvent nous consola:
Mais celle-là,

C'est notre bien-aimée!
Sa trace parfumée
Reste encor dans les champs
Avec nos chants!

Lorsque, dans la nuit brune,
Un frais rayon de lune
Argente les berceaux
Et les ruisseaux,

Ta naïve Giselle
Effleure de son aile
Des lys et des rosiers
Extasiés,

Et, diaphane et blanche,
Le soir vers nous se penche,
En posant ses deux mains
Sur les jasmins.

Sa plainte triste et pure
Dans le ruisseau murmure,
Et s'envole en rêvant
Avec le vent.

Que le printemps renaisse,
Ame de ta jeunesse,
Elle tressaille aux sons
De tes chansons,

Et parfois se soulève,
Pour les entendre en rêve
Dans la brise passer
Et s'effacer.

Rendors-toi, dors heureuse,
Pauvre fille amoureuse:
Notre amour te défend
Comme un enfant!

Croise tes mains d'ivoire:
Car, du moins, ta mémoire
Qui sait nous attendrir,
Ne peut mourir!

Que le zéphyr en fête
Te berce! le poête,
Qui jadis te pleura,
Se souviendra!

Dans l'herbe toujours verte
Où, de roses couverte,
Penche sous le tombeau
Ton front si beau,

La fleur de la prairie
Brille, toujours fleurie,
Et peut se marier
A son laurier!

«Non sono depositario della tradizione. Il cuore dell'opera si chiama
stile ed è immutabile.» Ha appena compiuto settanta anni uno dei
maggiori direttori d'orchestra viventi
. [...] Il grande Santi, nativo della gentile Adria, è ormai cittadino svizzero. Così come scrissi, ha calcato e calca i podii più importanti del mondo, tranne che in Italia. A Zurigo il pubblico del Teatro dell'Opera lo adora come una divinità protettrice e sorridente. [...]



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DIE INTERPRETEN SPRECHEN ÜBER DIE OPER

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È noto che Paolo Isotta (colto e inflessibile critico musicale del Corriere della Sera) nutre profonda stima per Nello Santi, considerandolo «uno dei maggiori direttori d'orchestra viventi» e ironizza sul pregiudizio dei teatri italiani che lo considerano un routinier. «Il grande Santi [...]» - continua l'insigne musicologo - «ha calcato e calca i podii più importanti del mondo, tranne che in Italia. A Zurigo il pubblico del Teatro dell'Opera lo adora come una divinità protettrice e sorridente.»
E infatti anche sabato 23 ottobre il successo di pubblico per l'infaticabile Maestro di Adria è stato letteralmente clamoroso. Santi dirige quasi sempre a memoria e si immerge nella musica in modo tale da instaurare un rapporto strettissimo con orchestra coro e cantanti, un rapporto senza le interruzioni che inevitabilmente comporta la lettura della partitura. Si tratta di una vera e propria full immersion (senza alcuna affettazione!) nella musica che sta dirigendo. E questa sorta di devozione laica all'arte (qualità rara nei direttori d'orchestra d'oggi) dà all'ensamble che canta l'opera una carica, una motivazione, una sicurezza straordinarie. E l'orchestra è attentissima e motivata. La concentrazione è tale che non solo canta sottovoce tutta l'opera, ma lancia inconsapevolmenta grida soffocate, soprattutto quando l'orchestra si impenna: uno spettacolo nello spettacolo; un amore per la musica passionale, convulso, a volte quasi parossistico. E commovente per lo spettatore.
La sua interpretazione di Manon è letteralmente magistrale: una lezione di stile e di fraseggio che implica una conoscenza capillare del contesto storico-musicale e che permette una contestualizzazione pertinente dell'opera nel periodo in cui è nata. In questo Santi è forse oggi insuperabile, anche perché, scomparso Sinopoli, non mi pare che ci siano direttori in grado di rendere così vivida, così «autentica» questa partitura pucciniana. STILE: una parola che per Santi è essenziale: «Non sono depositario della tradizione. Il cuore dell'opera si chiama stile ed è immutabile».
Ottimo il tenore Marcello Giordani, tra i migliori in questo periodo buio anche per i cantanti d'opera (giubilato dal pubblico). Sylvie Valayre, compensa il suo timbro non proprio bello con una buona presenza scenica e un bagaglio tecnico che le consente di padroneggiare con disinvoltura la massacrante parte.
Buono il resto del cast. Pubblico, come detto, letteralmente in delirio per Santi.
Regia introspettiva in cui il paesaggio è mentale. Strepitosa la metafora del cocchio iniziale con le ruote che girano a vuoto. l'espediente lo si comprende alla fine quando, alla morte di Manon, il cocchio inopinatamente ricompare, divenendo il cocchio della morte e le ruote che pur girando non imprimono moto ci trasportano nell'eternità del tempo, nel tempo dell'eternità. Una idea geniale del regista russo Asagaroff, uno dei pilastri dell'Opernhaus.
È bello di tanto in tanto tornare a Puccini, un Genio, tout court, anche prima della comparsa di Falstaff, di cui ha fatto con molti altri, proprio nell'anno di Manon, una... scorpacciata. E le conseguenze già si sentono nella successiva Bohème...

LAURETO RODONI


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