RICHARD WAGNER WEBSITE
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C. IACHINO - E. NICOLELLO

I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA
OPERA TEDESCA, SACRA E VITTORIOSA


A Wagner, la Storia della letteratura nazionale tedesca di Georg Gottfried Gervinus, edita in cinque volumi fra il 1835 e il '42, dovette sembrare un'inesauribile miniera di spunti, vicende, scorci, personaggi diversi da interpretare e rielaborare. Nel '45, quando la lesse, ne trasse la prima idea per un'opera, anzi un dramma di soggetto storico, più chiaro, concreto, vicino nel tempo dei Tannhäuser dello stesso anno: in Germania i Minnesänger,

i nobili e lirici cantori dell'amor cortese, avevano operato dalla seconda metà del XII alla metà del XIV secolo e i Meistersinger, i borghesi ed eruditi maestri cantori, nei secoli successivi, almeno fino al primo Seicento, raggiungendo il massimo della loro espansione nel pieno Cinquecento di Hans Sachs. Il qual personaggio piacque a Wagner, ma per primo forse gli era piaciuto quello di Beckmesser, il Merker o censore dei norimberghesi maestri cantori; e comunque, più in generale, ad attirarlo era stata l'atmosfera borghese, solida, urbana, placidamente e giocondamente tedesca. Fra l'altro dieci anni prima, nel 1835, Richard aveva soggiornato a Norimberga presso la sorella e il cognato, e durante una passeggiata col cognato aveva assistito a una violenta baruffa presso un'osteria: a un carpentiere dilettante di canto, tal Lauermann, si era detto che Wagner fosse il grande basso Luigi Lablache, davanti al quale sarebbe stato bene che lui si esibisse; appunto in seguito alla sua irresistibile esibizione era scoppiato un tafferuglio che sembrava aver coinvolto mezza città. E la lettura di Gervinus e la memoria dell'episodio giocarono a favore della fantasia di Wagner, che il 16 luglio del '45, a Marienbad, datò il primo abbozzo del testo. Poi fu investito da Lohengrin ed Elsa, da Wotan e Brunnhilde,

da Tristan e Isolde, e se abbandonò l'amato e iniziato Siegfried, lasciò stare anche la storia norimberghese che lo aveva tanto incuriosito. Un secondo abbozzo fu poi steso nell'ottobre del '61 (sopra ulteriori ricerche storiche), dopo il fiascone parigino di Tannhäuser, e di fatto l'immane lavoro svolto sul passionale mito di Tristan und Isolde lo invogliò a recuperare un progetto più semplice, lineare, comico, per nulla mitico e per nulla bisognoso di grandi tenori e soprani drammatici. Il primo personaggio? Hans Sachs stava bene nei ranghi di un basso o anche di un baritono, e gli altri, forse, erano tanto numerosi da dissipare ogni pretesa protagonistica. Nonostante questo, Die Meistersinger von Nürnberg abbisognarono di parecchio tempo: se il testo fu scritto nel giro di un mese e finito il 25 gennaio del '62, a Parigi, la musica fu composta lungo diversi anni, dalla primavera del '62 all'autunno del '67 (il preludio, invece, era stato concepito in treno da Venezia a Vienna, nel '61).
Intanto avevano avuto luogo l'incontro con Ludwig di Baviera,

il caldo e costante invito a proseguire il ciclo nibeiungico, i guai (si fa per dire) con Hans e Cosima von Bülow, la messinscena monacense di Tristan und Isolde, la rottura con Ludwig e l'allontanamento da Monaco. Quando però si rifece vivo col re, per lettera, Wagner si sentì subito richiedere della sorte di Siegfried; astutamente, parlò di un naufragio disperatissimo e fece il nome dell'opera nuova, almeno essa terminata. E con tutta la tensione possibile fra il sovrano e il cinquantacinquenne compositore, fra il direttore d'orchestra che era il solito Bülow e la moglie sua e amante di Wagner che era Cosima, l'opera in tre atti che s'intitolava Die Meistersinger von Nürnberg andò in scena al Real Nazional Teatro di Monaco il 21 giugno 1868. Cantarono il basso Franz Betz (Sachs), il basso Kaspar Bausewein (Pogner), ii tenore Karl Heinrich (Vogelgesang), il basso Eduard Sigl (Nachtigall), il basso Gustav Hölzel (Beckmesser), il basso Karl Fischer (Kothner), il tenore Weixlstorfer (Zorn), il tenore Eduard Hoppe (Eisslinger), il tenore Pöppl (Moser), il basso Thorns (Ortel), il basso Grasser (Schwarz), il basso Hayn (Foltz), il tenore Franz Nachbaur (Walher), il tenore Schlosser (David), il soprano Mathilde Mallinger (Eva), il soprano Sophie Dietz (Magdalene), il basso Ferdinand Lang (Guardiano notturno). Fu un grande trionfo: Wagner sedeva nei palco reale a fianco di Ludwig e per rispondere agli applausi sollevati dall'appello alla sacra arte tedesca dovette alzarsi e affacciarsi, a dispetto dell'etichetta che regolava ogni movimento a seconda del gesto reale.