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Dal dramma di Sardou

 

Pianterreno della villa di Cavaradossi. Due agenti, in fondo. Schiarrone è davanti alla porta della camera ch'egli stesso ha chiuso.

FLORIA (seduta accanto alla tavola a destra) Dalle mie risposte, le mie...

SCARPIA (andandole vicino) Mio Dio, sl!

FLORIA E che cosa posso rispondere, su fatti che ignoro?

SCARPIA (sorridendo e con molta cortesia) Parliamo amichevolmente, volete? (Prende una sedia.) E riprendiamo il colloquio al punto in cui l'abbiamo lasciato a palazzo Farnese... Dunque' questo ventaglio ci ha tratti in inganno, e le gelosie non avevano alcuna base...

FLORIA Lo sapevate benissimo!

SCARPIA Meglio dire che mi sono sbagliato sulla persona... Il cavaliere non era qui con la marchesa, bensì col fratello della marchesa.

FLORIA Né l'una né l'altro: era solo!

SCARPIA (beffardo) Davvero davvero?

FLORIA Sì.

SCARPIA (come sopra) Lo confermate?

FLORIA (nervosamente) Ma sì: confermo! Confermo, sì!

SCARPIA (gelido) Eh, calma, signora: ho capito! (Voltandosi sulla sedia e, senza alzarsi, tranquillamente) Schiarrone!

SCHIARRONE Eccellenza?

SCARPIA Che cosa dice il cavaliere?

SCHIARRONE (sulla soglia della porta, che ora è dischiusa) Niente, eccellenza.

SCARPIA Continua a negare la presenza qui del signor Angelotti?

SCHIARRONE In modo assoluto.

SCARPIA (alzando la voce per essere sentito dall'interno) Allora, insistete, Roberti, insistete.

FLORIA (vivacemente) La vostra insistenza non potrà fargli dire quello che non è.

SCARPIA (come sopra) Santoddio, basta un'occhiata per giudicare un uomo: perciò avevo previsto l'ostinazione del cavaliere... Tuttavia, speravo di trovare voi più ragionevole...

FLORIA Vorreste che io mentissi per farvi piacere?

SCARPIA (sorridendo) No, certo. Ma, dicendo la verità, risparmiereste al cavaliere un pessimo quarto d'ora.

FLORIA (impressionata) Cioè? Che cosa volete dire? (In piedi) Che, si sta facendo in quella stanza?

SCARPIA (sempre sorridendo) Oh, una cosa semplicissima: interrogano il vostro amico con le dovute formalità.

FLORIA (inquieta) Voglio vedere quel che succede!

SCARPIA (trattenendola per il braccio) Posso dirvelo io: il cavaliere è disteso su una poltrona, con le braccia e le mani legate, col capo coperto da un artiglio di acciaio a tre punte: una per la nuca, due per le tempie.

FLORIA (atterrita) Oh!...

SCARPIA (ora anch'esso in piedi) E ad ogni rifiuto di parlare la vite gira... e l'artiglio morde!

FLORIA (torcendo il braccio per sciogliersi) Ah! maledetti! Smettetela! Smettete!

SCARPIA (trattenendola) E voi parlerete?

FLORIA Ma la smettano!... Gridategli di smettere! Gridateglielo!

SCARPIA Cessate, Roberti; allentate...

FLORIA Di più, di più, di più!

SCARPIA Ancora, Roberti... completamente.

SCHIARRONE (sulla soglia) Fatto, eccellenza.

SCARPIA È fatto.

FLORIA Ah, vigliacchi! vigliacchi! Io voglio vederlo! (Schiarrone le sbarra il passo.) Apritemi!

SCARPIA Chiudete! (Schiarrone chiude.)

FLORIA (a Schiarrone che, con un altro agente, continua a sbarrarle il passo) Lasciatemi, voi! Lasciatemi! (Va ad appoggiarsi alla porta chiusa, alla quale picchia forte. Chiamando) Mario!... Rispondimi! Mi senti? Mario!... Ma parlami, rispondimi!... una parola!.. Una sola... ch'io sappia che vivi! (Silenzio.) Dannati! Lo hanno ucciso!...

SCARPIA (seduto a destra, tranquillamente) Ma no.. Lasciategli il tempo di rimettersi...

FLORIA Mario!... Mario mio!...

MARIO (con fatica) Floria...

FLORIA Ah!

MARIO Non aver paura... Ho coraggio, sai.

FLORIA Non ti fanno più male? Dimmelo! Voglio saperlo! Dimmelo!

MARIO No, in questo momento no... Coraggio, cara... coraggio!

FLORIA Che voce ha!... Chi sa quanto soffre! (Si allontana dalla porta.) Dio mio, Dio mio... È mai possibile?

Torturarlo così, lui ch'è dolce e buono come un fanciullo! Sono in dieci contro uno sventurato, indifeso, e fanno a chi gli fa più male... Maledetti! E hanno escogitato questa cosa... questa atrocità... questi artigli d'acciaio nelle tempie! Dio mio, che orrore!... E quello lì sorride... S'abbevera di sangue umano... contento di sé, quella tigre!

SCARPIA (sorridendo) Niente affatto, cara: sono estasiato di voi! In fede mia siete tragica altrettanto in privato che sulla scena... I miei complimenti... Ma torniamo a cose più sostanziali... Lo avete sentito? "Ho coraggio, sai?". Cioè: "Non mi strapperanno neanche una parola".

FLORIA Ah! voi gli strapperete l'anima, piuttosto!

SCARPIA Direi che ne sono sicuro..

FLORIA Ebbene, allora, liberatelo! Rendetemelo... Siccome non dirà niente, tutto è già finito, non è vero'

SCARPIA Finito? Siamo appena all'inizio...

FLORIA (soffocatamente) Di che cosa?

SCARPIA Dell'interrogatorio!

FLORIA Torturarlo ancora?... E per non sapere niente?

SCARPIA Errore... Saprò tutto: interrogheremo lui, ma sarete voi a rispondere.

FLORIA Io ?

SCARPIA Già: voi. E state attenta che contro ogni vostra non-risposta c'è un giro di vite di quel certo ordigno a tre punte.

FLORIA Carnefice!

SCARPIA Ora non sono più io il carnefice; siete voi, se rifiutate di rispondermi... (Ad alta voce) Robertl, tenetevi pronto... Stiamo per ricominciare... (Schiarrone schiude l'uscio, per essere più lesto a trasmettere gli ordini.)

FLORIA Assassino! (Moto vivace di Scarpia. Essa si riprende.) No no: perdono... Pietà, eccellenza, non questo... È orribile... non questo...

SCARPIA Allora; dov'è Angelotti?

FLORIA Ma io non lo so! Non ne so nulla... Come potrei saperlo? (Scarpia alza la mano, sicché Schiarrone fa per muoversi. Con uno scatto Floria gli riabbassa la mano) No... Aspettate... Dio mio... Aspettate..: Perdere l'uno per salvare l'altro; è spaventoso... Datemi il tempo... Non gli fanno niente, vero? Siete sicuro che non gli fanno niente ?

SCARPIA Sicurissimo. Sono qui ad aspettare... Però, sbrighiamoci. Rispondete!

FLORIA Che cosa? Che cosa devo rispondere? Non lo so, io! Ditemi quello che devo dire... Ah! Signore Iddio, purché non gli facciano niente, dirò tutto quello che vorranno!

SCARPIA E va bene! Dunque, c'era un uomo, quando siete arrivata?

FLORIA No... (Scarpia sta per reagire come prima.) Sì... sì! Aspettate... Lasciatemi cercare, almeno! Un uomo? Io non so più... (Ancora un moto di Scarpia.) Si, si! io credo... io credo... (A Schiarrone) Ma se io sto rispondendo in vece sua, chiudi la porta, dannato!

SCARPIA E si tratta di Angelotti?

FLORIA Oh! questo, no.

SCARPIA (beffardo) Vale a dire: sì!

FLORIA No... Ho detto di no!

SCARPIA (come sopra) In modo tanto energico che significa sì.

FLORIA Ah! quando regolerai i tuoi conti con Dio, puoi esser certo che ci sarò anch'io!... E poi, del resto, lo so forse, io? Lo conosco forse, io, il vostro Angelotti?

SCARPIA In conclusione: quell'uomo, chiunque sia, dov'è? [...]

FLORIA (soffocata dalle lagrime) Non lo posso dire... Non posso... Lo capite anche troppo bene che non posso... (cade a sedere, con le braccia sul tavolino; e il capo fra le braccia.) [...] Dirò tutto quel che volete, "dopo", ma che io lo veda, che gli parli... Oh, ve ne prego... Ve ne supplico!

SCARPIA Sospendete un istante, Roberti (A Schiarrone) Aprite la porta... Il cavaliere è ancora svenuto?

SCHIARRONE No... (Apre la porta. Floria si asciuga la fronte, si alza e, attraversando la scena, si avvia verso la stanza.)

SCARPIA (fermandola) No: solamente di qui. Di qui. qui.

FLORIA (cadendo a sedere nella poltrona accanto alla porta) Mario! Mario mio: mi senti? Vero che mi senti ?

MARIO (penosamente) Sì...

FLORIA Lo vedi, Mario, mio adorato: sei sfinito! Ma anch'io, te l'assicuro! Non è vero che tu consenti? Dillo che consenti che io parli...

MARIO E che cosa puoi dire, disgraziata, se non sai niente?

FLORIA (supplichevole) Mario mio...

MARIO (energicamente) Tu non sai niente!

FLORIA (con le mani tese verso di lui) Si... Ma come posso lasciarti straziare a quel modo? La mia carne urla con la tua... (Si lascia scivolare in ginocchio.) Amore mio, sono in ginocchio, ti prego in ginocchio... Mario mio adorato, dillo... dillo che acconsenti!

MARIO (sempre con tono energico) No! No! Non hai niente da dire, tu! E io te lo proibisco, capisci? Te lo proibisco!

FLORIA (disperata) Ma ti uccideranno!

MARIO Te lo proibisco!

SCARPIA (terribile) Procedete! E non vi fermate più!

FLORIA (volgendosi a Scarpia) No! Parlerò!

MARIO Taci... o ti maledico!

FLORIA Ah Dio...

SCARPIA Continuate! Sempre e sempre!

FLORIA (aggrappandosi a lui, in ginocchio) No... Smettete!

SCARPIA (a Floria) Dov'è quell'uomo? (Grido di dolore di Mario.)

FLORIA Ah! Tanto peggio per l'altro: io dico tutto!

SCARPIA (a Schiarrone) Sospendi.

FLORIA (indicando il giardino) Là!

SCARPIA Nel giardino?

FLORIA Il pozzo...

SCARPIA Il pozzo! (Gli agenti si avventano nel giardino, dalla destra. I soldati, in fondo, fanno lo stesso movimento, fra gli alberi.)

FLORIA (eretta) E adesso, il mio Mario! Restituitemelo, briganti! (Corre verso la stanza dove però Schiarrone le sbarra il passo.)

SCARPIA È fatta! Sciogliete l'altro... (Si dirige verso il giardino.)

Mario appare sulla soglia, appoggiato allo stipite della porta, livido, smarrito. Ha due macchie di sangue alle tempie. Floria gli va incontro, lo sostiene e lo trascina fino alla poltrona dove si lascia cadere muto e stralunato.

FLORIA (asciugandogli la fronte e coprendolo di baci) Amore mio, vita mia!... Angelo mio, eroe mio!

MARIO (riaprendo gli occhi, dopo una pausa, e penosamente, come un uomo ebbro) Ah, come fa soffrire... Non hai detto niente, tu, non è vero? E neppure io, vero?

FLORIA No no: tu non hai detto niente... niente! (Ricade spossata, senza più parole. Piange, baciando le mani di lui. Colometti ricompare sulla soglia.)

SCARPIA E così?

COLOMETTI È nelle nostre mani.

SCARPIA Finalmente!

COLOMETTI Morto.

SCARPIA Morto? Veleno?

COLOMETTI Senza dubbio. (Gli agenti depongono il corpo di Angelotti nel giardino, accanto alla soglia; e la luna lo illumina. Mario riapre gli occhi. Floria si colloca in modo da celargli la vista di Angelotti.)

MARIO Morto... (A Floria) Chi è morto? Voglio vedere... (Floria si adopra come sopra. Egli d alza.) Lasciami! (La scosta... e vede!) Lui? (In piedi) Ah! sciagurata!

FLORIA Mario!

MARIO Non mi toccare! Vattene!... Ti odio! Sei stata tu! L'hai ucciso tu! (Va a sedere, affranto sul sarcofago antico, con gli occhi fissi sul morto.)

FLORIA (cadendo in ginocchio ai piedi di Mario) Per salvare te!

SCARPIA (agli agenti) Suvvia, Schiarrone, concludiamo: portate via tutto... Il morto per il concime, e il vivo, suo complice...

FLORIA (atterrita) Lui...? (Gli agenti circondano Mario e lo portano via.)

SCARPIA II vivo, per la forca! (Floria vorrebbe parlare e guarda Scarpia, nel pieno dello sgomento... Ma non trova né una parola né un grido; e cade come fulminata.)

SCHIARRONE E... e la donna?

SCARPIA Anche la donna!

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