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Dal dramma di Sardou

 

FLORIA (dall'esterno) Mario!

MARIO È lei! (Ad alta voce) Si, si, (Ad Angelotti) Nascondetevi! Abbrevierò la sua visita, se è necessario... (Angelotti si rifugia nella cappella.)

FLORIA (continuando a bussare) Ma apri, dunque!...

MARIO (prendendo la tavolozza e i pennelli) Aspetta... Vengo, vengo. (Fa scorrere il catenaccio e apre.)

FLORIA (entrando con un gran mazzo di fiori e una lunga canna fra le mani) Quante cerimonie, per aprirmi!

MARIO (col pennello fra i denti) Non mi lasci neppure il tempo di scendere!

FLORIA (guardando dappertutto con aria sospettosa) Metti anche il catenaccio, adesso?

MARIO Si, padre Eusebio lo preferisce. [...]

FLORIA Ma a chi parlavi?

MARIO Io? Io non parlavo... Canticchiavo... Mi hai sentito canticchiare...

FLORIA Canticchiare! Tu facevi così: sss... sss... sss...

MARIO Ma che pazzia! ... Chi vuoi che ci sia qui, a quest'ora?

FLORIA Cosa ne so, io? Mettiamo, una vecchia bigotta innamorata di te...

MARIO Oh, ci siamo. Una scena con questo caldo... Aspetta almeno il fresco della sera. (Le prende le mani e gliele bacia teneramente.) [...]

MARIO (riprendendo la tavolozza) Oh!

FLORIA (guardando il quadro, con un grido di sorpresa) Ma chi è quella donna?

MARIO (cercando dietro di sé) Quale donna?

FLORIA Lassù, lassù sul muro.

MARIO Ah! la bionda ?

FLORIA No, la rossa!

MARIO È Maria Maddalena. Come la trovi?

FLORIA (salendo due scalini) Troppo bella.

MARIO Troppo?

FLORIA Non mi piace che tu faccia le donne così belle. [...] Di chi possono essere quei capelli... e quegli occhi così azzurri?... Oh, io li conosco... li ho visti di sicuro in qualche posto! (Sempre seguitando a parlare è salita sull'impalcatura.)

MARIO (come sopra) È probabile.

FLORIA (vivacemente) Ah! è dunque una vera donna... Esiste?

MARIO Cerca.

FLORIA Ci sono! L'Attavanti!

MARIO Si, ci sei.

FLORIA Ma dunque la conosci?... La vedi?... Dove la vedi?... In casa sua?... Qui?... A casa tua?... Non mentire!

MARIO Ma...

FLORIA Parla, dunque: rispondi!

MARIO Lasciami parlare! L'ho vista qui, una sola volta, ieri, per caso.

FLORIA Oh, per caso!... per caso... È straordinario! (Si siede su uno sgabello.)

MARIO Per caso, sì. È entrata mentre stavo dipingendo; si è inginocchiata lì, come te; ha detto una preghiera, come te. E, coi suoi grandi occhi di pervinca alzati al cielo... e i suoi capelli biondi...

FLORIA I suoi bei capelli: sono proprio questi...

MARIO (continuando tranquillamente) Col riflesso di oro del sole che tramonta, era in modo cosi perfetto la Maddalena sognata, che in tre colpi di pennello l'ho fermata li, senza che lei se ne sia accorta e nemmeno le abbia rivolto la parola.

FLORIA E perché questa donna, ti domando, e non io? Non sarei una Maddalena dai capelli d'oro come lei?

MARIO (divertendosi) Be', francamente, tu non hai l'aspetto d'una santa, specie in questo momento.

FLORIA E lei, allora? Ah! è bella la marchesa con la sua aureola. Una donna spregiudicata che inganna il marito e va dappertutto in giro col suo amante!

MARIO Un momento, prego! Non è un amante, ma un cicisbeo, riconosciuto come tale da tutti, e dal marito stesso. Il quale, dunque, non è ingannato.

FLORIA Ebbene, io non ho un marito e neppure un cicisbeo. Ho un amante, amo soltanto lui, ed egli è tutto per me. i3: più onesto!

MARIO (teneramente) Anch'io, ti adoro!

FLORIA Questa sfrontata che viene qui a posare apposta!

MARIO Andiamo, andiamo, sei pazza. Lasciamo stare la marchesa.

FLORIA Farebbe molto meglio a convertire quello scellerato di suo fratello.

MARIO Scellerato, poi!

FLORIA Oh, si capisce, tu lo difenderai... Un nemico di Dio, del re e del papa!... Un demagogo, un ateo!

MARIO (dando un'occhiata verso Angelotti, sopra la spalla di Floria) Eh! via, via!

FLORIA (seduta sull'ultimo scalino) Si. Oh, sl. Ma tu scherzi, ed è proprio questo, che mi addolora. Che tu abbia sentimenti così cattivi... con un cuore così buono. Un uomo che legge Voltaire!... E anche quell'altro, di cui mi hai dato un libro: che orrore!

MARIO «La nuova Eloisa»?

FLORIA II padre Caraffa, il mio confessore, al quale ne ho parlato, mi ha detto: «Figlia mia, bruciate presto quel libro infame, o sarà lui che brucerà voi!»

MARIO E l'hai bruciato?

FLORIA No.

MARIO Meglio così. Ci tengo: è un dono di Rousseau a mio padre.

FLORIA E io l'ho letto; e non mi brucia affatto, quel libro, ma proprio niente niente.

MARIO (semisdraiato accanto a lei sull'impalcatura) Perbacco!

FLORIA Sono dei chiacchieroni, quelli! Chiacchierano di continuo e non si amano mai.

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