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MARCELLO SORCE KELLER

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Una foto di MSK, in mancanza di istantanee più
recenti che non facciano orrore.


Unfortunately, no other decent photos are available


Marcello Sorce Keller è nato a Milano nel 1947. A causa di una madre svizzera e di un soggiorno in America, cominciato quasi casualmente e poi durato circa 15 anni, ha conseguito il singolare risultato di sentirsi ormai spaesato ed estraneo financo nei tre paesi che meglio conosce: Italia, Svizzera, Stati Uniti. Nonostante la sua pigrizia è riuscito a laurearsi a Milano in sociologia, a studiare composizione e a ottenere un Ph.D. in musicologia alla University of Illinois. Si è sempre interessato di musica, tentando spesso di contagiare ad altri questa sua passione (che a detta di una gentile signora che anni fa lo ha piantato, sarebbe piuttosto una “ossessione”). Tra una cosa e l’altra ha insegnato negli Stati Uniti (University of Illinois Urbana & Chicago, Northwestern University), in Italia (Università di Trento, Università di Macerata, Conservatorio di Milano, Accademia della Scala), in Svizzera (Centro Scolastico per le Industrie Artistiche, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Università di Zurigo), pur essendosi sempre reso conto di non essere sufficientemente una persona seria per fare davvero la carriera del professore.

Forse perché si è occupato di melodramma, estetica musicale, popular music, musiche tradizionali di regioni europee e non (argomenti sui quali ama scrivere e filosofare), gli viene data l'etichetta di "etno”-musicologo. La porta però con disagio, per il carattere pretenzioso della parola, per il suo suono decisamente poco musicale, e per la connotazione nascostamente razzista del termine. Preferirebbe essere considerato, come si diceva anticamente, “musicus” (perché desidera “capire” la musica) e “cantor” (perché gli piace anche “farla”).

Quando non dorme (attività a cui si dedica con impegno e senza sensi di colpa), allora si gingilla con qualcuno degli strumenti musicali che possiede, compone musiche frivole (ma non obbliga nessuno ad ascoltarle), studia e scrive di questioni musicali che lo appassionano. Nei momenti di meno acuta pigrizia è riuscito a pubblicare alcuni saggi, articoli e recensioni su riviste musicologiche e contributi a opere di consultazione (Utet, Garzanti, Einaudi, Grove, Garland). Si riconosce particolarmente in un suo piccolo libro intitolato Musica e sociologia (Milano, Ricordi, 1996).

Vive a Lugano senza nemmeno la compagnia di cani o gatti che ama moltissimo ma che - quasi sicuramente - avrebbero difficoltà a sopportarlo.


Marcello Sorce Keller was born in Milan (Italy) in 1947. Because of a Swiss mother and a jaunt to the US, started by chance and lasted over ten years, he feels now a foreigner even in the three Countries he is most familiar with: Italy, Switzerland and the USA. Somehow he got a “Laurea” degree in sociology (Milan University), a degree in composition (Milan Conservatory), and a Ph.D. in musicology (University of Illinois). He has always been interested in music and often tries to pass on to others his passion for it (a “passion” which, according to a charming lady who left him a few years ago, should be better described as an “obsession”). He taught in the United States (University of Illinois at Urbana and Chicago, Northwestern University), in Italy (Università di Trento, Università di Macerata, Conservatorio di Milano, Accademia della Scala), in Switzerland (Centro Scolastico per le Industrie Artistiche, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, Universität Zürich). Eventually, realizing he is not enough of a serious person to be a real professor, he quit teaching full time, and only does it on very special occasions.

He has been dealing mostly with opera, musical aesthetics, popular song, and the traditional music of various places: probably for want of a better term, people refer to him as an “ethnomusicologist”. Unfortunately this label (although quite important in the history of musical scholarship) sounds today rather pompous, unmusical, and maybe even racist. He would prefer to be considered, like people used to say in the Middle Ages, “musicus” (because of his efforts to “understand” music) and “cantor” (because he also enjoys making it).

When he is not sleeping (an activity he enjoys without guilty feelings), he likes to practice some of the musical instruments he owns, compose frivolous music (although does not let anyone ever listen to it), and to study and write about musical questions he finds interesting. Whenever his laziness was in stand-by, he published a few articles, essays, and reviews in musicological journals, and contributions to reference works (Utet, Garzanti, Einaudi, The New Grove of American Music, Garland Encyclopedia of World Music). He still likes his little book Musica e sociologia (Milano, Ricordi, 1996).

Marcello Sorce Keller lives in hiding at the outskirts of Lugano (Switzerland), without even the company of cats or dogs (much as he loves animals), because they would certainly have a hard time putting up with him.


NOTE IN LIBERTÀ


STORIE - POLEMICHE
PERSONAGGI - PENSIERI
E NOSTALGIE DI MUSICA
E ATTORNO ALLA MUSICA
.

ELOGIO DELLE COSE INUTILI:
MUSICA, LATINO...


SIAMO TUTTI COMPOSITORI!

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA
DISTRIBUZIONE SOCIALE DEL
PROCESSO COMPOSITIVO

MUSICA E SOCIOLOGIA

UNA BREVE STORIA