Data: 14-08-1994
IL SOLE 24 ORE
Giorno: Domenica

Inserto:
DOMENICA
MUSICA
Malipiero in calma e tempesta

Autore: Ermanno Paccagnini

È un mare che indica una divisione, quello cui il ventiquattrenne
Gianfrancesco Malipiero dedica nel 1906 una sinfonia: distinzione
dall'impressionismo e dal Debussy che solo pochi mesi prima aveva
dato in prima esecuzione La Mer. La chiama Sinfonia del mare, anche
se pur esibendo la stessa ampiezza di altre sue sinfonie (a esempio
la Terza delle Campane o la Quarta in memoriam del 1944-46, in
quattro movimenti: prove della maturità, come suggerisce lo
stupefacente «Lento funebre» della Quarta), si configura piuttosto
quale poema sinfonico, in un solo ma fluido, quasi "ondeggiante"
movimento: Andante sostenuto. Pur opera giovanile, con necessari dazi
pagati all'immaturità (si legga l'eccellente nota del musicologo e
malipierologo Waterhouse), la Sinfonia del mare è tanto ricca di
vivide idee e anticipazioni di quel suo personalissimo stile che
avrebbe segnato le successive opere (incluse la Terza e la Quarta
ospitate nel Cd Marco Polo 8.223602: 72'22") da essere non solo mai
ripudiata (come accaduto ad altre opere giovanili), ma tematicamente
riutilizzata e anzi proposta anni dopo, nel 1928, in prima a Utrecht.
Sinfonia di formazione quantomai opportuna per chi, come l'autore, e'
nato "sul mare": a Venezia. E totalmente "marinara" dato che quel
<Navigando> aggiunto a mano sull'originale ben suggerisce la stessa
modalita' di organizzazione della materia della composizione, che tra
l'iniziale e il conclusivo Adagio racchiude un andamento variegato e
liberissimo, con episodi che richiamano le cangianti forme del mare:
dal pacato al mosso al tumultuoso al vivace al lirico, non escluso un
<andante funebre>: momenti che il bravo Antonio De Almeida e una
Orchestra Sinfonica di Mosca quantomai a suo agio in simil repertorio
ricco di colori sanno ottimamente delineare.