La musica secondo... Nikolaus Harnoncourt

Da un'intervista del giugno 1999. Alla domanda se sia lecito o no usare strumenti moderni per l'esecuzione di musiche monteverdiane, Harnoncourt risponde:

"In generale sì, in alcuni casi particolari no. Per esempio L'Orfeo non può essere eseguito su strumenti moderni. Se dovessi suonare quest'opera con strumenti moderni non saprei con quale strumento sostituire, per esempio, il cornetto o l'organo di legno. Il suono di questi strumenti è così particolare da non poter essere rimpiazzato. Delle altre due opere non conosciamo esattamente la strumentazione originale: in questo caso non c'è ragione per evitare un'esecuzione con strumenti moderni, sempre che l'orchestra esegua con uno stile appropriato. Naturalmente, preferisco l'esecuzione con strumenti antichi, ma non rifiuto una performance con strumenti moderni. Per Bach il discorso è ancora differente; anche in questo caso, personalmente, preferisco gli strumenti d'epoca. Ma qui bisogna scongiurare un pericolo serio: che le grandi orchestre si disabituino a eseguire la musica di Bach. È invece fondamentale per ciascun professore d'orchestra confrontarsi con Bach; sta al direttore d'orchestra eseguire con uno stile appropriato. D'altronde trovo altrettanto pernicioso specializzarsi - per gli strumentisti, intendo - nell'esecuzione di musica antica, senza praticare il repertorio romantico o post-romantico. In sostanza: non voglio essere uno specialista né creare degli specialisti".

Più avanti, a proposito delle esecuzioni con strumenti originali dei compositori romantici, Harnoncourt, prendendo le distanze da certi suoi colleghi, dice: "Gli strumenti ci possono aiutare a esprimere questo messaggio, ma non devono mai diventare un'ossessione. Quando ascoltiamo una sinfonia di Brahms, non pensiamo a quanto sia bello il suono degli strumenti, ma a quanto è magnifica la sinfonia. Io non ho mai suonato Beethoven con strumenti originali, né tantomeno Brahms o Bruckner: nemmeno Schumann lo suonerò mai con strumenti d'epoca. Il problema si può sintetizzare così: quando un'orchestra con strumenti originali esegue Bruckner o Brahms, il pubblico percepisce solo il suono - differente dal solito - degli strumenti originali, mentre io voglio che il pubblico sia messo in grado di ascoltare Bruckner o Brahms [cioè la musica.]"


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