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CRONOLOGIA DELLA VITA E DELLE OPERE

DI PIOTR ILYJCH TCHAIKOVSKY

 

 

1840

Il 7 maggio Piotr Ilyic Tchaikovsky nasce a Kamsko-Votkinsk, secondo di sei figli di un ingegnere minerario. La madre Aleksandra d'Assier, è di origine francese.

 

 

1847

All'età di sette anni riceve le prime lezioni di pianoforte, e la musica prende ad esercitare su di lui un particolare fascino.

 

 

1850

La famiglia Tchaikovskysi trasferisce a Pietroburgo. Piotr fa rapidi progresssi negli studi musicali, sotto la guida di Filipov.

 

 

1852

Assiste a una rappresentazione del «Don Giovanni» di Mozart, che lascia in lui un'impressione indelebile.

 

 

1854

Compone «Valse» per pianoforte.

 

 

1855

Muore la madre, che egli ama con grande tenerezza.

 

 

1858

Compone «Mio genio, mio angelo» per voce e pianoforte.

 

 

1859

Dopo aver frequentato i corsi della scuola di diritto, Piotr Ilyic è assunto dal Ministero della Giustizia, a Pietroburgo, dove è impiegato di prima classe.

 

 

1860

Scrive «Canzone di Zefira», «Chi va là», «Mezzanotte» per pianoforte e orchestra.

 

 

1861

Comincia a frequentare i corsi della Società Musicale Russa, studiando teoria con N. Zaremba, pianoforte con A. Rubinstein, flauto con C. Ciardi e organo con H. Stihel.

 

 

1862

La Società Musicale Russa diviene Conservatorio di Pietroburgo. Tchaikovsky ne frequenta i corsi.

 

 

1863

Lascia l'impiego al ministero, sostenendo duri sacrifici e vivendo con i proventi di lezioni private. Compone «Allegro e Tema e variazione» per pianoforte.

 

 

1864

Oltre a numerosi brani cameristici, scritti a partire dal 1862, sono di quest'anno; l'ouverture per orchestra «L'Uragano»; «Andante ma non troppo» per piccola orchestra; «Agitato» per piccola orchestra; «Oratorio» per soli, coro e orchestra (iniziato nel 1862).

 

 

1865

Conclude gli studi presso il Conservatorio, e ottiene una medaglia d'argento per una Cantata sull'«Ode alla gioia» di Schiller. Nell'estate, J. Strauss dirige una serie di sue «Danze» per orchestra. Compone: «Allegro vivace» per quartetto d'archi; «Ourerture» per piccola orchestra; una «Sonata» per pianoforte.

 

 

1866

N. Rubinstein lo chiama ad occupare la cattedra di armonia al Conservatorio di Mosca; ciò gli permette di entrare nell'ambiente culturale e artistico moscovita. Compone la sua «Sinfonia n. 1» e 3 «Ouvertures» per orchestra.

 

 

1867

Sono di quest'anno: «Scherzo à la russe», «Impromptu e Souvenir d'Hapsal» (iniziato nel 1865) per pianoforte.

 

 

1868

Conosce a Pietroburgo, durante la stagione operistica, Désirée Artot, di cinque anni più anziana di lui. I due stringono un'amicizia che si tramuta ben presto in amore. Ma il fidanzamento, per molte ragioni, viene troncato l'anno successivo. Compone: «Il destino» poema, sinfonico; «Valse-Caprice» e «Romance» per pianoforte.

 

 

1869

Inizia una fase di particolare ardore creativo, che lo sottopone tutta a un logorio alla lunga insostenibile. L'11 febbraio si rappresenta, al Teatro Bolscioi di Mosca, «Il Voivoda», composto nel 1867-68. Porta a termine quest'anno: «Ondina», dramma lirico; «Romeo e Giulietta» ouverture-fantasia (I versione); 6 «Romanze» per voce e pianoforte, 50 canti popolari per pianoforte a 4 mani (trascritti a partire dal 1868). Appartiene a questo periodo compositivo anche l'incompiuta «Mandragola», per la scena teatrale.

 

 

1870

Compone: «Valse-scherzo», «Capriccio», «3 Pezzi» per pianoforte; «La natura e l'amore» per 3 voci e pianoforte.

 

 

1871

Scrive: «Quartetto n. 1» per archi; «Nocturne e Humoresque» per pianoforte.

 

 

1872

Termina «L'Ufficiale della Guardia» (iniziato nel 1870), un lavoro teatrale che viene presentato al Teatro Marijnskij di Pietroburgo il 24 aprile. Di quest'anno sono anche la «Sinfonia n. 2»; la «Serenata» per piccola orchestra; 6 «Romanze» per voce e pianoforte e 2 «Cantate» d'occasione.

 

 

1873

Compone: 19 pezzi per «La fanciulla di neve», musica di scena: «La Tempesta», fantasia; «6 Pezzi» op. 19, «6 Pezzi» op. 21, «3 Romanze» per pianoforte; «2 Romanze» per voce e pianoforte; «65 Canti popolari» per voce e pianoforte.

 

 

1874

Porta a termine il «Quartetto n. 2» per archi. Inizia la stesura del «Concerto n. 1» per pianoforte e orchestra.

 

 

1875

Completa il Concerto n. 1. Compone: la Sinfonia n. 3; «Serenade mélancolique» per violino e orchestra; 6 Romanze op. 25, 6 Romanze op. 27 e 6 Romanze op. 28 per voce e pianoforte.

 

 

1876

In autunno, di ritorno dal festival wagneriano di Bayreuth, è preda di una profonda depressione nervosa, per il desiderio insopprimibile di liberarsi da ogni costrizione limitativa della sua libertà artistica. Il 6 dicembre si rappresenta al Teatro Marijinskij di Pietroburgo «Il fabbro di Vakula ovvero la notte prima di Natale», iniziato nel 1874. Sono pure di quest'anno: la fantasia «Francesca da Rimini»; «Variazioni su un tema rococò» per violoncello e orchestra; Quartetto n. 3 per archi e «Le stagioni» per pianoforte, iniziato nel 1875.

 

 

1877

In gennaio, dopo un'infelice esperienza matrimoniale con una sua allieva del Conservatorio, Tchaikovsky entra in corrispondenza con Nadiezhda von Meck, ricchissima vedova che, conosciuto lo stato di angustia in cui versa il musicista, dapprima gli commissiona alcuni lavori, retribuendoli con grande generosità, poi lo persuade ad accettare un assegno annuo di 6000 rubli, che gli consenta di dedicarsi senza preoccupazioni al comporre. Lasciata la Russia, Tchaikovsky soggiorna dapprima a Clarens, sul lago di Ginevra, poi in Italia. Il 4 marzo viene presentato a Mosca, al Teatro Bolscioi, «Il lago dei cigni», balletto composto nel 1875-76. Nascono quest'anno la Sinfonia n. 4; «Humoresque» per violino e pianoforte; «Marcia funebre» per pianoforte.

 

 

1878

In marzo lascia l'Italia. Ha scritto, nel corso degli ultimi mesi, il «Concerto per violino e orchestra» e l'opera teatrale «Evgenij Oneghin», che verrà presentata il 29 marzo 1879 al Teatro Malij di Mosca. Trascorre l'estate a Brailav, presso Kiev, in un possedimento della von Meck. In settembre non riprende l'insegnamento presso il Conservatorio, che lascia definitivamente. È poi nuovamente a Clarens, in Svizzera. Sono di quest'anno: «Valse-scherzo» per violino e orchestra: «Souvenir d'un lieu cher» per violino e pianoforte; «Sonata», «Album per i fanciulli» e «12 Pezzi di media difficoltà» (iniziati nel 1876) per pianoforte.

 

 

1879

Torna in Russia, da cui nuovamente si allontana, in autunno, per un ciclo di viaggi a Berlino, Parigi, Roma.

 

 

1880

A Roma compone il «Capriccio italiano» e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra. Scrive pure, quest'anno: la seconda versione dell'ouverture-fantasia «Romeo e Giulietta»; l'«Ouverture 1812» per orchestra; «Serenata» per orchestra d'archi; «Andante funebre» per violino e pianoforte; 7 Romanze per voce e pianoforte; 6 Duetti con pianoforte.

 

 

1881

Muore N. Rubinstein, fondatore del Conservatorio di Mosca. Tchaikovsky può succedergli nella carica di direttore. Ma, ancora, egli preferisce rimanere libero, e dedicarsi esclusivamente al lavoro creativo. Il 25 febbraio, a Pietroburgo, viene rappresentata «La pulzella d'Orléans», composta nel 1878-79. In novembre parte nuovamente per l'Italia.

 

 

1882

Completa due opere iniziate l'anno precedente; il Trio per violino, violoncello e pianoforte e i «Vespri» per coro e cappella. Compone 6 Pezzi per pianoforte.

 

 

1883

Scrive Suite n. 2 e «Marcia solenne» per orchestra; 16 Canzoni per la gioventù per voce e pianoforte.

 

 

1884

«Mazeppa», scritto nel 1881-83, è rappresentato il 15 febbraio al Teatro Bolscioi di Mosca, e ottiene un successo di stima che delude profondamente il compositore che parte immediatamente per Parigi. Sono di quest'anno: Suite n. 3 per orchestra; «Impromptu-capriccio» per pianoforte; «Leggenda» per voce e archi; 6 Romanze per voce e pianoforte.

 

 

1885

Vengono portati a termine: Manfredo, sinfonia; 9 «Cori liturgici» e «Inno ai santi Cirillo» e «Metodio» per coro a cappella.

 

 

1886

In aprile, lascia una casa acquistata in campagna, a Maidanovo, per recarsi nel Caucaso in visita a un fratello. Da qui passa a Parigi. È poi, in giugno, nuovamente a Maidanovo. Compone «Dumka» per pianoforte e 12 Romanze per voce e pianoforte.

 

 

1887

Il brillante sito della rappresentazione dell'opera «Le pianelle» (rifacimento del 1885 de «Il fabbro Vakula»), il 31 gennaio al Teatro Bolscioi, che lo vede sul podio direttoriale, segna l'inizio di una nuova attività: quella di direttore d'orchestra, nel corso della quale Tchaikovsky conosce i suoi maggiori trionfi. Il 1° novembre si rappresenta al Teatro Marijinskij di Pietroburgo «L'ammaliatrice», un lavoro del 1885-87. Sono di quest'anno: Suite n. 4 («Mozartiana») per orchestra; «Pezzo capriccioso» per violoncello e orchestra; 6 Romanze per voce e pianoforte. In dicembre dirige a Berlino, a Lipsia, dove conosce Brahms e Grieg, e ad Amburgo.

 

 

1888

Continua la tournée di concerti; passa a Praga, a Parigi e a Londra. In aprile torna in patria, stabilendosi a Frolovskoje, presso Klin. Completa la stesura della Sinfonia n. 5; dell'ouverture-fantasia «Amleto»; di «Notturno» e di «Andante cantabile» per violoncello e orchestra; di «Six romances francaises» per voce e pianoforte.

 

 

1889

In gennaio inizia un secondo giro di concerti in Germania e in Inghilterra. Trascorre l'estate in campagna. Compone: «Valse-scherzo» n. 2 e Impromptu per pianoforte; «Racconto» per 2 voci e orchestra.

 

 

1890

I1 15 gennaio viene rappresentata, al Teatro Marijinskij di Pietroburgo, «La bella addormentata», composta tra il 1888 e il 1889. A metà febbraio è a Firenze, dove attende alla composizione de «La Dama di picche», che viene rappresentata al Teatro Marijinskij il 19 dicembre. Nello stesso mese, bruscamente e inesplicabilmente, la von Meck tronca ogni corrispondenza con Tchaikovsky sospendendo anche l'assegno annuale. È di quest'anno anche «Souvenir de Florence» per sestetto d'archi.

 

 

1891

I127 aprile è a New York, per dirigervi quattro concerti. Passa poi a Baltimora e a Filadelfia. A fine maggio, tornato in patria, si ritira a Maidanovo, dove riprende l'attività compositiva. Compone: «17 Pezzi per Amleto» di Shakespeare; «Il Voivoda» ballata sinfonica.

 

 

1892

Compone «Scherzo musicale» per voce e pianoforte, e la Suite da «Lo Schiaccianoci», balletto composto tra il 1891 e il 1892, e presentato il 18 dicembre al Teatro Marijinskij di Pietroburgo insieme a «Iolanta» (1891).

 

 

1893

Nei primi mesi dell'anno si dedica alla stesura della Sinfonia n. 6 «Patetica». Sono di quest'anno anche: il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra; «Andante e Finale» per pianoforte e orchestra; «18 Pezzi caratteristici», «Momento lirico» (incompiuto) e «Marcia militare» per pianoforte; «6 Lieder tedeschi» per voce e pianoforte. Il 28 ottobre la «Patetica» viene eseguita a Pietroburgo, con fredda accoglienza. Il compositore rimane comunque entusiasta del suo lavoro, nella ferma convinzione di aver lasciato in essa il suo supremo messaggio. Un'epidemia di colera (o suicidio? o suicidio coatto?) ne stronca la vita, pochi giorni dopo la prima esecuzione della sinfonia, all'alba del 6 novembre.