TOCCATA PER PIANOFORTE KiV 287


DISCOGRAFIA

BV 287 Toccata
[Preludio - Fantasia - Ciacona]
(21.9.1920)

Eduard Steuerman (Pf)
(w/ Sonatines 1 & 6, 249)
CONTEMPORALY S8501 (LP) (*)

Gunnar Johansen (pf)
(w/293,Chopin Var,7 pcs, Prel. & Etude)
ARTIST DIRECT
(Complete Piano Works of Busoni 3) (LP)

Alfred Brendel (pf)
(r. 1979 w/Liszt, Berg)
PHILIPS 416 319-1 (LP)

Geoffrey Douglas Madge (pf)
PHILIPS 420 740-2

Cyril Huve (pf)
(r. 1985.9 w/284, 249, Berc., Indi.)
ERATO NUM75243

Werner Baertschi (pf)
(r. 1988.7 w/Mozart, Scelsi, Pärt, Bärtschi)
ECM 1377

Geoffrey Tozer (pf)
(w/267, 249 etc.)
CHANDOS 9394(*)

Claudius Tanski (pf)
(r. 1991.10 & 1992.3 w/BWV565, Chor. Prel.,249, 259)
MD+G 3120436-2

Veronica Jochum (pf)
(r. 1992.9 w/B24, Improvisations, 7 études etc.)
GM RECORDINGS GM2042CD

Giuseppe Mariotti (pf)
(r. 1995 Nov.,1996.Apr. w/Sona.2,4, Berc., 256)
FONE 1997

Ronald Stevenson (pf)
(c. 1996 w/Var. Chopin, arpeges, Tanzwalz, Jugend)
ALTARUS AIR-CD-9041

Fabio Grasso (pf)
(r. 1998.4 w/249, 287, Albumbl.)
SOLTICE SOCD158


DORIANA ATTILI
dal booklet del CD live
di Carlo Grante


Live in New York City

Bach-Busoni, Ciaccona

Busoni, TOCCATA, Berceuse

Liszt, Sonata, Mazeppa

ESPERIA P004


Pubblicata nel 1921, la TOCCATA, oltre ad essere l'ultimo grande lavoro di Busoni per pianoforte solo, è anche uno dei pezzi più arditi musicalmente e pianisticamente. Come è stato anche il caso della Sonatina Seconda, vario materiale verrà mutuato dall'opera Doktor Faust (in particolare il cantabile che si snoda nel Più Tranquillo, diventerà l'Aria della Duchessa di Parma). Questa composizione si presenta in stile partitico, cioè a sezioni: il Preludio (esplicitamente «toccatistico») si caratterizza per la chiarezza metrica ed il sovrapporsi dei ritmi di 3/2 e di 12/8, la Fantasia presenta materiale modale inedito; la Ciaccona assurge a sviluppo e catarsi dell'insieme tematico della composizione. Il brano ruota intorno alla tonalità di la bemolle minore e si richiede scarso utilizzo del pedale nei passaggi rapidi e frequente uso dello staccato; tematiche caratteristiche che, dando vita al pezzo, sono una terza minore e un inciso in ritmo puntato; vi è anche una sezione dell'effetto Fugato nell'Andante Tranquillo e in apertura della Ciaccona. Le varie armonie e tonalità che si susseguono costuiscono una tonalità più che estesa, si potrebbe dire poliedrica; forme e piani armonici che generano anche piani prospettici, legati tra loro in modo inconsueto, attraversano l'intera composizione in una sorta di meta-tonalità. La Toccata contiene elementi chiave del nuovo classicismo busoniano, in cui è fondamentale «il rinnegamento della sensualità e la rinuncia al soggettivisrno». (Busoni, Junge Klassizität, Zurigo, 1920)


Larry Sitsky

TOCCATA


Preludio-Fantasia-Ciaccona - First published as a supplement in the «Musikblätter des Anbruch» in a special issue devoted to Busoni in January 1921 - Wien Universal Edition - Also Leipzig Breikopf & Haertel 1922 EB 5187

This is Busoni's last major work for solo piano. Prefaced by an ironic quotation from Girolarno Frescobaldi («Non senza difficolta che si arriva al fine»), the Toccata is one of Busoni's most advanced pieces, both musically and technically. Powerful, darkly colored, often gloomy, rotating round the key of a flat minor, with little pedal in fast passages and much staccato, it embodies the style of Busoni's last period of piano playing.
The concept of the Toccata is the old one, there are no fugal sections (apart from a hint of fugato in the andante tranquillo section, and the Ciaccona opening) and it is a demonstration piece for the accomplished virtuoso. It is also Busoni's final statement concerning the possibilities of the true neo-classicism; old and new are successfully wedded here, the seams are invisible and the potentialities for the future are given. Often, common chords are amalgamated to create totally new combinations. The inexorable logic of the piece, all of which grows from a minor third and a dotted rhythm heard at the onset (somewhat like a chord progression in Liszt's b minor Sonata), reminds us of the neo-classic Bartòk yet to come.


Harry Halbreich

TOCCATA

[KiV 287]


C'est la dernière œuvre importante pour piano seul de Busoni, qui jusqu'à la fin de sa vie sera entièrement absorbé par la composition de Docteur Faust. Écrite entre juillet et septembre 1920, la Toccata se situe dans l'ombre de cet opéra. C'est une page à la fois grandiose, âpre et sombre, d'une extrême difficulté technique. Busoni en fut conscient, puisqu'il n'a pas hésité à faire précéder la partition de cette citation empruntée à Frescobaldi : «Non è senza difficoltà che si arriva al fine» (« Ce n'est pas sans difficulté qu'on arrive à la fin»).
La Toccata se compose de trois parties enchaînées. Le
Preludio, dans la sombre tonalité de la bémol mineur, qualifié par Alfred Brendel de «tempête de grêle glacée», élabore des figures d'accompagnement du premier acte de l'opéra Die Brautwahl, - un fragment ayant trait à un livre de magie (à rapprocher du Livre magique dans «Docteur Faust»!). Vient ensuite une Fantasia dont le centre est un fugato (Andante tranquillo), et dont la musique se rapporte principalement au personnage de la duchesse de Parme dans «Docteur Faust», - musique exprimant le désir et l'amour, mais chaque fois contrariée par le motif symbolisant Méphisto dans l'opéra. Cette Fantasia, fort complexe, comporte non moins de sept sections, de structure concentrique. De même la troisième partie de l'œuvre, une Ciaccona sur une basse obstinée de quatre mesures, au profil très âpre, présente des rapports avec le Preludio, dont on retrouve le dessin rythmique initial dans la Strette conclusive.
I contemporanei di Busoni restarono piuttosto perplessi di fronte allo stile delle sonatine, in particolare nei confronti della Sonatina Seconda, decisamente incompresa, tuttavia un corrispettivo di questo stile si ritrova delle prime opere pianistiche di Arnold Schönberg. Le innovazioni vennero considerate troppo drastiche: persino la notazione era confusa. In lunghi passaggi si rinunciava alla divisione in battute, e laddove essa era mantenuta, era in ordine a un principio più formale che metrico. Ancora più caotica sembrava l'armonia, che si diparte decisamente dalle sonorità tradizionali e rassicuranti, fatte di terze e di triadi. Il semitono è l'elemento basilare della composizione e regola la melodia tanto quanto l'armonia verticale. Quarte e quinte eccedenti, toni e semitoni, settime e none sono gli intervalli preferiti. Ma l'armonia non si ripete in moduli costanti e cacofonici, al contrario contiene anche riferimenti tonali e bitonali e persino alcune scale tonali, per quanto molto cromatiche. La ripetizione dei suoni è, in parte, talmente evitata, da poter scorgere la comparsa dei dodici suoni cromatici in successione. [Ulrich Prinz]