[...] Nella musica di Busoni, per me, c'è il meglio dello spirito italiano e di quello tedesco: la profondità e l'estrema leggerezza, la concretezza e l'astrazione spirituale. Non c'è un altro compositore che abbia conquistato il regno dello spirito, raggiungendo le altezze alle quali Busoní si è saputo collocare. [...] In una delle relazioni in programma viene approfondito il rapporto Schönberg-Busoni, ma ci sarebbero da studiare ancora i rapporti Busoni-Stravinskij, Busoni-Puccini, quelli con tutta la schiera dei compositori contemporanei e anche quelli coi compositori del passato: infatti devo dire che Busoni, in questo senso, è veramente esemplare. A nome di tutti coloro che amano Busoni, e lo ritengono una figura indispensabile per la civiltà musicale occidentale (tanto più oggi, all'inizio di un nuovo millennio in cui l'insegnamento di Busoni deve essere tenuto ancora più vivo), vorrei concludere esprimendo una profonda gratitudine verso coloro che mantengono attivo questo Centro, al quale bisogna augurare lunga e feconda vita.