Marco Vincenzi

IL CONVEGNO


[...] Il 1999 è apparso [...] come un appuntamento da non mancare, e per diverse ragioni: il 75º anniversario della morte di Busoni; il periodo trascorso dal precedente convegno; l'approssìrnarsi del nuovo millennio e la conseguente opportunità di «fare il punto» degli studi busoniani prima del 2000. In quanto al soggetto, si è pensato che il pianoforte permettesse uno sguardo riassuntivo su tutto un secolo di composizione, pedagogia ed interpretazione alla tastiera, considerando Busoni come un fulcro attorno al quale far ruotare tutto il discorso: non soltanto, quindi, il pianismo di Busoni, ma anche quello - forse il più fecondo del Novecento - a lui riconducibile.
Ecco così delinearsi un convegno di duplice valenza, dove si possano ancora approfondire taluni aspetti centrali del rapporto di Busoni coi pianoforte, ma dove - proprio come una logica conseguenza di tale approfondimento - si possano altrettanto individuare talaltre derivazioni dal pianismo busoniano, non sempre adeguatamente evidenziate. Da questo assunto scaturisce il titolo, «Ferruccio Busoni e il pianoforte dei Novecento», abbastanza ampio da suggerire l'apertura del convegno: un compasso con Busoni al centro, esteso sul secolo che sta per concludersi. Caratteristica particolare di questo convegno sarà la stretta alternanza fra le relazioni - affidate ad alcuni fra i maggiori studiosi di Busoni e dei Novecento pianistico - ed esecuzioni dal vivo: ciò consentirà di concretizzare l'esposizione teorica e, allo stesso tempo, di coinvolgere un pubblico più ampio di quello degli «addetti al lavori" che tradizionalmente seguono i convegni. Insomma, parole e musica si alterneranno, in modo da rendersi reciprocamente più comprensibili. [...]