È stata una cosa stupenda ricevere già questa mattina (il 7) la tua lettera (e lettere di altri)... Robert Freund scrive molte belle cose, tra l'altro:

La Sonatina mi ha cattivato subito. Gli è che l'armonia così insolita si adatta al carattere fantastico e mistico del pezzo e dà un'impressione di naturalezza, di intuizione spontanea. Mi domando perchè non mi riesce di trovare il contatto con Schönberg, mentre nella Sua musica anche le cose più ardite mi sembrano naturali. Forse quel che mi respinge in Schönberg è l'incompiutezza della forma, il breve respiro e la mancanza di interesse dei motivi? Ella è il vero futurista, nel senso che Ella apre la via verso il futuro, ecc. [Riga, 7 novembre 1912]
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