Avrei voluto evitarlo, ma devo ancora informarLa che il mio caro O'Neil Phillips si è sparato. Il tono di queste parole è così asciutto, ma è stato un brutto colpo per me. Non aveva più pace, era per così dire perseguitato dai suoi nervi e spesso non dormiva per settimane intere. All'alba saltò dal letto e lo fece. L'effetto fu terribile.
Rallegriamoci della vita, siamo contenti - ogni ora è un dono. [A Draber, 30.3.1911]

Prima che tu riceva la mia lettera (la tua del ? è arrivata qui il 20 e la mia non dovrebbe arrivare in Inghilterra prima del 5 Aprile), avrai già saputo della morte di O'Neil Phillips.
Mi ha sconvolto profondamente.
Si è sparato alla tempia, cosicché la pallottola è uscita dal sommo della testa: la sua esaltazione aveva generato in lui l'idea fissa che fosse una ridicola vergogna dover portare una parrucca. Non ridere, è macabro. - Quante tristi memorie si accumulano nel corso della vita! [A Egon Petri, 20.3.1911]