«Ammetto volentieri che la Turandot - e mutilata! - sembrava meno brillante accanto a questo lavoro [Don Chisciotte di Strauss] e, fortunatamente, mi sento ormai sufficientemente progredito e in grado di riconoscerlo. Vedo in Strauss sempre una specie di 'Tiepolo' e sento chiaramente che è vicina la reazione della scuola di Cornelius; seppure senza la rigidità e la goffaggine dei'Nazareni'. Piuttosto la comparsa di Palestrina in opposizione ai Fiamminghi che lo precedettero potrebbe offrire un parallelo al mutamento che ci si deve aspettare.