Domenica passata (il 26 febbraio) sono stato da Toscanini. Occupa un appartamento privato in un grande albergo e ha un cuoco italiano, personale. È stata la serata più bella da quando sei partita. S'è mangiato benissimo, la conversazione è continuata, animata e interessante, fino a mezzanotte. Consolo era presente, ho suonato per loro la Sonatina, il MephistoWalzer, il San Francesco. Uno Steinway che tuonava e teneva il suono (da quant'è che non ho provato questa soddisfazione!) ha ancora aumentato la mia buona disposizione. Toscanini è il musicista più intelligente che abbia incontrato sinora (a prescindere, forse, da Strauss). Straordinariamente vivace, rapido, di vasti orizzonti e artista. Ha recitato delle pagine intere della mia Estetica, voglio dire: egli esprimeva i miei stessi pensieri e non ha detto una parola che non fosse secondo il mio cuore.
Sembrava che avesse una speciale simpatia per me, poichè - come mi disse Consolo - pare che sia di rado tanto comunicativo. Non gli si darebbero 30 anni, e ne ha 44. La sua cecità è una favola. Non adopera nemmeno gli occhiali. La sua memoria è un fenomeno negli annali fisiologici, ma non intralcia le sue altre facoltà, come succede, in genere, per anomalie simili. Aveva studiato allora la complicatissima partitura di Arianne et Barbebleu di Dukas e doveva fare la prima prova la mattina seguente - a memoria! - Ma è una cosa che lo deve consumare; è anche solo un fascio di nervi... Spero di cuore che la vita ci avvicini di più...
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