DESTINATARI DELLE LETTERE
DI FERRUCCIO BUSONI


Edith ANDREAE (1883-1945), figlia di Emil Rathenau, il fondatore dell'industria AEG. Conobbe Busoni a Berlino grazie alla comune amicizia con Max Reinhardt. Volkmar Andreae era imparentato con lei solo alla lontana, per via di matrimonio. Lettere nn. 149, 167, 168, 184, 196, 214, 217, 237, 242, 302, 331, 349, 355, 366, 398.

Volkmar ANDREAE (1879-1962), compositore e direttore d'orchestra svizzero. Studiò a Berna e a Colonia e venne successivamente ingaggiato come direttore assistente all'Opera di Monaco. Dal 1906 al 1949 fu direttore principale dell'Orchestra della Tonhalle di Zurigo, e dal 1914 al 1939 anche direttore del Conservatorio di Zurigo. Lettere nn. 273, 278, 288, 291, 292, 295, 300, 303, 305, 306, 307, 310, 325, 341, 345, 350, 356, 363, 364, 365, 369, 375.

Emilio ANZOLETTI (1874-1951*). Studiò ingegneria a Bologna e a Berlino. Violoncellista dilettante, apparteneva a una famiglia mezza viennese e mezza italiana. Con suo fratello Augusto, fu legato da stretta amicizia a Busoni. Nel 1918 Emilio Anzoletti si stabilì a Bergamo, lavorando alle dipendenze dell'Italcementi, e vi rimase per il resto della sua vita con la moglie e due figli. Lettere nn. 56, 62, 80, 92, 180.

Irma BEKH, allieva di pianoforte di Busoni a Vienna e Berlino. Lettere nn. 115, 139, 153, 235.

Émile-Robert BLANCHET (1877-1942), pianista e compositore svizzero. Studiò con Busoni a Weimar e Berlino. Dal 1904 al 1917 insegnò, al Conservatorio dì Losanna, trasferendosi poi a Parìgì, dove si affermò come solista e compositore. Fu anche autore di libri d'alpinismo. Lettere nn. 188, 261.

Ludwig von BÖSENDORFER (1835-1919), succedette al padre Ignaz come direttore della famosa fabbrica viennese di pianoforti nel 1859. Il Bösendorfer Saal (Sala Bösendorfer), aperto nel 1872, divenne una delle sale da concerto più in voga a Vienna per la musica da camera e i recital di pianoforte. Lettere nn. 43, 65, 77.

Anna BUSONI, nata Weiss (1833-1909). Suo padre, Josef Ferdinand Weiss, era nato a Lubiana, ma discendeva da ceppo bavarese. Stabilitosi a Trieste, si era impiegato in una ditta commerciale estera, sposando Carolina de Candido, oriunda del Friuli. Nata e cresciuta a Trieste, Anna si acquistò una certa reputazione come pianista di talento, dedicandosi anche alla composizione. Sposò Ferdinando Busoni nel 1865. Lettere nn. 5, 6, 7, 17, 18, 19, 20, 38, 41, 44, 49, 60.

Ferdinando BUSONI (1834-1909). Di lontana origine corsa, nato a Empoli, il padre di Ferruccio Busoni fu un eclettico quanto bizzarro virtuoso di clarinetto. Per molti anni, anche dopo il matrimonio, continuò a percorrere l'Italia «a suon di clarinetto», senza rinunciare tuttavia ad occuparsi della prima educazione musicale del figlio, con l'evidente ambizione di farne un fanciullo prodigio e un sostegno alle proprie incerte finanze. Lettere nn. 1, 2, 3, 4, 11, 12, 27, 38, 44, 53.

Raffaello BUSONI (1900-1962), secondo figlio di Ferruccio e Gerda Busoni. Dopo aver studiato pittura a Parigi, sui trent'anni emigrò negli Stati Uniti, dove si fece un nome come illustratore di libri. Lettere nn. 351, 353.

Marchese Silvio della Valle di CASANOVA, (1861-1929). Studiò pianoforte con Liszt a Weimar e poi germanistica e filosofia all'Università di Stoccarda. Poeta dilettante e germanofilo, aprì ad artisti e scrittori la sua villa sul Lago Maggiore, a San Remigio di Pallanza. Lettere nn 287, 334, 346.

Carla COLOGNATTI (Carolina), cugina di Busoni. Era la secondogenita di Mina Weiss Grusovin, sorella minore di Anna. Colognatti era il suo cognome da sposata. Lettera n. 81.

Edward Joseph DENT (1876-1957), musicologo inglese. Dopo avere studiato al King's College di Cambridge, vi insegnò a partire dal 1902 e fu nominato professore di musica all'Università nel 1926. Nel 1922 fondò la Società Internazionale di Musica Contemporanea, di cui rimase presidente fino al 1938. È autore fra l'altro della prima, fondamentale biografia di Busoni (Londra, 1933; rist. Oxford, 1966). Lettere nn. 93, 112, 138, 201, 329, 333, 343, 347, 371, 379, 380, 388.

W. Hermann DRABER (1878-1942), nautista, musicologo e critico di origine slesiana. Studiò pianoforte con Busoni a Weimar e ne fu in seguito per un certo tempo l'assistente. Sua moglie GERTRUD DRABER è la destinataria della lettera n. 281. Lettere nn. 85, 91, 108, 154, 155, 158, 175, 283, 294.

Robert FREUND (1852-1936), pianista e compositore di origine ungherese. Studiò con Moscheles e Coccius a Lipsia, poi con Tausig e Liszt. Dal 1875 al 1921 visse a Zurigo, per fare indi ritorno a Budapest. Lettere nn. 50, 58, 67, 73, 101, 133, 137, 254, 387.

Guido Maggiorino GATTI (1892-1973), critico musicale. Redattore dal 1913 al 1915 de «La Riforma Musicale», fondò nel 1920 e diresse la rivista mensile «Il Pianoforte», che nel 1928 fu trasformata nella "Rassegna Musicale". Diresse fino al 1931 il Teatro di Torino, contribuendo poi a fondare il «Maggio Musicale Fiorentino». Lettere nn. 373, 381, 389, 396.

Ersilia GRUSOVIN, cugina di Busoni. Era la primogenita di Mina Weiss Grusovin, sorella minore di Anna. Lettere nn. 146, 320, 359, 370, 390.

Emil HERTZKA (1869-1932), direttore della Universal Edition di Vienna dal 1907 fino alla morte. Nato in Ungheria, contribuì in larga misura a far conoscere Schonberg e la sua scuola, e molti compositori "nazionali" fra cuiJanácek, Bartók e Szymanowski. Lettere nn. 311, 315, 374. (Cfr. anche le sette lettere non numerate comprese nell'appendice.)

Hans HUBER(1852-1921), compositore svizzero. Dopo aver studiato a Lipsia con Reinecke e Richter, fece ritorno in Svizzera nel 1877 per dedicarsi all'insegnamento. Dal 1896 al 1918 diresse il Conservatorio di Basilea. È autore di una cospicua produzione compositiva, oggi raramente eseguita anche in Svizzera. Lettere nn. 99, 100, 243, 246, 252, 263, 279, 282, 290, 296, 297, 298.

Philipp JARNACH (1892-1982), compositore tedesco di origine spagnola. Nato a Noisy vicino a Parigi, studiò qui pianoforte con Risler e composizione con Lavignac. Durante la Prima Guerra Mondiale si stabilì in Svizzera dove, nel 1915 a Zurigo, conobbe Busoni, divenendone allievo e poi assistente. Dal 1918 al 1921 insegnò contrappunto al Conservatorio di Zurigo, indi seguì Busoni a Berlino e, alla morte di questi, ne portò a termine l'opera «Doktor Faust». Dal 1949 fino al suo ritiro nel 1959 diresse il Conservatorio di Amburgo. Lettere nn. 265, 266, 269, 286, 304, 313, 314, 317, 318, 319, 322, 324, 328, 336, 337, 338, 342, 344, 354, 378, 382, 392.

Otto von KAPFF (c. 1856 - c. 1920), giornalista e poeta tedesco. Nato a Königsberg, si stabilì a Vienna dove per alcuni anni fu attivo come critico. Divenne amico di Busoni nel 1878. Secondo Dent «aveva un temperamento sentimentale e romantico in una figura modellata su quella di Re Luigi II di Baviera». Per otto anni fu sposato con la scrittrice femminista ebrea Franziska von Kapff-Essenther. Morì in in povertà. Lettere nn. 9, 10.

Leo KESTENBERG (1882-1962), pianista e didatta d'origine ungherese. Studiò con Kullak, Busoni e Draeseke. Nel 1918 divenne presidente del dipartimento musicale dei Ministero prussiano della Scienza, Cultura ed Educazione e si dedicò alla ristrutturazione del sistema educativo prussiano. Nel 1938 emigrò a Tel Aviv, dove fu direttore artistico della Palestine Symphony Orchestra (ora Filarmonica di Israele). Lettera n. 358.

Harriet LANIER, presidente della Società degli Amici della Musica di Philadelphia. Lettere nn. 191, 192, 193, 197, 198, 200, 203, 227.

Hugo LEICHTENTRITT (1874-1951), musicologo e compositore tedesco di origine polacca, naturalizzato americano. Studiò a Harvard, Parigi e Berlino, dove fu poi nominato insegnante di composizione, storia ed estetica musicale presso il Conservatorio Klindworth-Scharwenka». Durante il soggiorno berlinese collaborò a vari giornali e periodici tedeschi e stranieri, affermandosi come un'autorità nel campo della musica antica. Nel 1933 emigrò definitivamente negli Stati Uniti, dove fu docente alla Harvard University fino al suo ritiro, nel 1940. Lettere im. 140, 144, 145, 173, 202, 2 10, 216, 218, 221, 229, 234, 236, 238, 277, 280, 284, 289, 293, 323, 339, 340, 348, 362, 394, 397.

Gíovannina LUCCA, nata Strazza (1814-1894). Attiva collaboratrice del marito Francesco Lucca, fondatore della omonima casa editrice musicale milanese, alla morte di lui, nel 1872, assunse la direzione della ditta, che nel 1888 cedette a Ricordi. Lettere nn. 13, 14.

Sir Alexander Campbell MACKENZIE (1847-1935), compositore e direttore d'orchestra scozzese. Dal 1892 al 1899 fu direttore stabile della Philharmonic Society di Londra, e presidente della International Musical Society dal 1908 al 1912. Lettera n. 156.

Melanie MAYER (?-?), figlia di Wilhelm Mayer-Rémy, insegnante di composizione di Busoni a Graz. Sposò il critico musicale austriaco Fritz Prelinger. Lettere nn. 21, 22, 23, 24, 25, 26.

Baronessa Jella OPPENHEIMER, , nata Todesco (1854-1943). Rimase per tutta la vita in stretta amicizia con Busoni, che aveva aiutato a Vienna ancora fanciullo. Tramite suo marito, il barone Felix von Oppenheimer, ebbe altresì rapporti di amicizia con Hugo von Hofffiannstalil e Jakob Wassermann. Nella loro tenuta presso Alt Aussec, gli Oppenheimer ospitarono numerosi scrittori e musicisti famosi. Lettere nn. 178, 205, 207, 245, 271, 395.

Egon PETRI (1881-1962), pianista tedesco. Studiò violino col padre, poi pianoforte con Buchmayer e Teresa Carreno, e infine con Busoni, di cui fu allievo prediletto, a Berlino e a Weimar. Dal 1889 al 1901 fu violinista dell'Orchestra del Teatro di Corte di Dresda e secondo violino nel famoso Quartetto del padre. Nel 1902 esordì come pianista. Dal 1905 al 1911 insegnò pianoforte al Royal College of Music di Manchester. Ritornato a Berlino, iniziò una brillante carriera di solista, alternandola all'insegnamento: a Zakopane in Polonia (1917 -1920), a Basilea (1920-1921), e alla Hochschule für Musik di Berlino dal 1921 al 1926. Si stabilì poi di nuovo a Zakopane. Già all'epoca era considerato il massimo interprete ed erede del magistero pianistico di Busoni. Nel 1939 si trasferi negli Stati Uniti, dove insegnò alla Cornell University e poi al Mills College di Oakland. Lettere n. 54, 55, 57, 59, 61, 63, 64, 66, 70, 71, 72, 75, 76, 79, 82, 83, 84, 86, 89, 90, 95, 96, 97, 98, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 109, 110, 111, 113, 114, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 134, 135, 136, 141, 142, 143, 147, 148, 150, 151, 152, 157, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 169, 170, 171, 172, 174, 176, 182, 185, 186, 187, 189, 190, 195, 209, 211, 212, 213, 215, 222, 223, 228, 239,240, 244, 250, 251, 255, 267, 268, 270, 272, 274, 275, 276, 301,352, 357, 361, 367, 368, 377, 384, 385, 391, 393.

Henri PETRI (1856-1914), violinista e compositore olandese, padre di Egon. Allievo di Joachim, fu primo violino nelle orchestre di Sondershausen, Hannover e del Gewandhaus di Lipsia (1882). Nel 1884 si stabilì a Dresda, dove fondò il Quartetto Petri. Sua moglie Kathi PETRI è pure destinataria di numerose lettere comprese in questo volume. Lettere nn. 30, 32, 33, 35, 36, 37, 45, 46, 47, 48, 52, 87, 88.

Isidor PHILIPP (1863-1958), pianista francese di origine ungherese. Studiò al Conservatorio di Parigi, dove fu poi professore di pianoforte dal 1893 al 1934, affermandosi come eccellente didatta. Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale emigrò negli Stati Uniti. Lettere nn. 204, 372, 386.

Hans REINHART (1880-1963), industriale e scrittore svizzero. Condirettore della ditta Volkart a Winterthur, fu insieme coi suoi tre fratelli Werner, Georg e Oskar un generoso patrono delle arti. Scrisse altresí drammi e libretti d'opera, e tradusse in tedesco numerose importanti opere teatrali contemporanee. Lettere nn. 259, 260, 376.

Carlo SCHMIDL (1859-1943), musicologo ed editore di musica italiano. Nel 1872 entrò nell'azienda editoriale Vicentini di Trieste, che rilevò nel 1880. Scrisse un importante Dizionario universale dei musicisti (Milano 1887-1889) e raccolse manoscritti ed antiche edizioni di musiche italiane, che lasciò al Museo teatrale del Comune di Trieste, del quale fu direttore dal 1922 alla morte. Lettere nn. 69, 74, 78.

Gisella SELDEN-GOTH (1884-1971), musicologa tedesca. Raccolse importanti manoscritti musicali, lasciati in eredità alla Library of Congress di Washington. Fra le sue pubblicazioni una biografia di Busoni e di Toscanini. Lettere nn. 321, 332, 335, 360.

Arrigo SERATO (1877-1948), violinista. Allievo di Sarti a Bologna, si perfezionò a Berlino con Joachim, suonando anche nel suo Quartetto. Dal 1895 al 1914 visse a Berlino, estendendo la propria fama di concertista. Rientrato in Italia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ottenne una cattedra di violino nel liceo di Santa Cecilia a Roma e nel 1926 quella del corso di perfezionamento all'Accademia, allora istituito, che tenne fino alla morte. Insegnò anche all'Accademia Chigiana di Siena. Lettere nn. 206, 208, 219, 220, 224, 225, 230, 231, 232, 233, 316, 326, 327.

Alicja SIMON (1879-?), musicologa polacca. Emigrò a Zurigo nel 1913, dove scrisse una dissertazione sugli elementi polacchi nella musica tedesca. Nel 1921 fece ritorno a Varsavia. Lettere nn. 299, 308, 309, 312, 330.

Gerda SJOSTRAND (1863-1956). Figlia dello scultore svedese Carl Aeneas Sjöstrand, conobbe Busoni a Helsinki nel marzo 1889. Divenne sua moglie il 27 settembre 1890. Lettere nn. 31, 34.

Kurt SOBERNHEIM, banchiere e amico personale di Busoni a Berlino. Lettera n. 179.

Frederick STOCK (1872-1942), violinista, direttore d'orchestra e compositore tedesco naturalizzato americano. Dopo aver studiato composizione a Colonia con Humperdinck, emigrò nel 1895 a Chicago, dove fu ingaggiato come violinista nell'orchestra di Theodore Thomas. Alla sua morte, nel 1905, gli succedette come primo direttore. Lettera n. 194.

THOMAS, Theodore (1835-1905), direttore d'orchestra tedesco naturalizzato americano. Emigrato nel 1845 con la famiglia negli Stati Uniti, si distinse prestissimo come violinista e direttore di concerti. Nel 1864 a New York costituì un'orchestra sinfonica, che diresse con successo anche in molti altri centri degli Stati Uniti. Nel 1891 fondò l'Orchestra di Chicago (chiamata più tardi «Theodore Thomas Orchestra», e dal 1912 Chicago Symphony Orchestra). Lettere nn. 39, 40.

VIANNA DA MOTTA (in realtà VIANA DA MOTA), José (1868-1948), pianista e compositore portoghese. Allievo di Liszt e Bülow, iniziò prestissimo una brillante attività concertistica che lo rese famoso in Germania, tanto da essere nominato nel 1902 pianista di corte a Berlino. Dal 1915 al 1917 fu insegnante di pianoforte al Conservatorio di Ginevra; nel 1918 fece ritorno a Lisbona per assumervi la carica di direttore del Conservatorio, nonché direttore dell'Orchestra sinfonica. Lettere nn. 226, 241, 247, 248, 249, 253, 256, 257, 258, 262, 264.

ZAMPIERI, Antonio (c. 1850-1919), direttore d'orchestra, compositore e musicologo. Faceva parte di una famiglia numerosa di musicisti; sua moglie, Caterina Fröhlich, era allieva di Liszt. Studiò a Trieste, sua città natale, e Lipsia. Fondatore dell'Orchestra Municipale di Trieste, insegnò al Conservatorio «Giuseppe Verdi» fino alla morte. Lettere nn. 15, 16.

Si è ritenuto superfluo fornire le note biografiche di GIUSEPPE VERDI (lettera n. 42), GUSTAV MAHLER (lettera n. 94), OTTO KLEMPERER (lettera n. 285), ALFREDO CASELLA (lettera n. 383) e ARNOLD SCHÖNBERG (lettere in appendice).