Von meinem Grossvater habe ich die lebenslängliche Gewohnheit, früh und fast immer vor fünf Uhr früh aufzustehn. Das Ritual wiederholt sich, den Jahreszeiten wird, gegen die pausenlosen Kräfte der Trägheit und in dem ununterbrochenen Bewusstsein, dass alles Tun nur ein sinnloses Tun ist, durch die tagtägliche gleiche Disziplinierung begegnet. Die Isolierung ist lange Perioden eine totale Isolierung des Körpers wie des Geistes, indem ich mich vollkommen und unbestechlich meinen Bedürfnissen unterwerfe, werde ich mit mir fertig.

Ho preso da mio nonno l'abitudine, che poi mi è rimasta per tutta la vita, di alzarmi presto, quasi sempre prima delle cinque del mattino. È un rituale che ripetendosi permette di affrontare le stagioni con una immutabile disciplina che si oppone ogni giorno alle forze inesauste della pigrizia, pur non cessando mai la consapevolezza che ogni fare è sempre e soltanto un fare insensato. L'isolamento è per lunghi periodi un isolamento totale del corpo e dello spirito, e solo assoggettandomi ai miei bisogni in modo totale e con irrevocabile fermezza io riesco a venire a capo di me stesso. [Thomas Bernhard, Der Keller - La Cantina - Adelphi]





Sono nato a Biasca (Canton Ticino, Svizzera) il 21 settembre 1953. Ho frequentato le scuole secondarie nel mio paese, il Liceo Classico a Lugano, l'Università a Friburgo, Svizzera (sotto la guida di Padre Giovanni Pozzi, Alessandro Martini, Aldo Menichetti e Paolo Fedeli) e, per un anno, l'Università degli Studi di Firenze, seguendo corsi di Lanfranco Caretti, Domenico De Robertis, Rosanna Bettarini, Antonio La Penna e Alessandro Ronconi. Mi sono laureato (summa cum laude) in letteratura italiana (con un mémoire sulla metrica di Giovan Battista Marino nel poema l'«Adone»), in filologia romanza e in letteratura latina. Insegno lingua italiana nella Scuola Media del mio paese. Nel contempo, da circa 10 anni mi dedico a ricerche sulla figura di Ferruccio Busoni e di altri compositori vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento e nei primi decenni del Novecento. Sono anche un appassionato cultore dell'opera lirica: in particolare l'approfondimento del melodramma verdiano è stato decisivo per la mia formazione intellettuale. La mia Weltanschauung è stata inoltre fortemente influenzata dalla narrativa di Thomas Bernhard e di Thomas Mann, dalla musica di Alban Berg, di Dmitri Shostakovich e naturalmente di Ferruccio Busoni (il «Doktor Faust» in primis). Colleziono documenti riguardanti questo formidabile Kulturmensch e sul suo entourage, soprattutto in ambito italiano (G. F. Malipiero, Casella, Lualdi, M. E. Bossi, Wolf-Ferrari...).
Ho pubblicato con introduzione e amplissimo commento il carteggio Boccioni-Busoni;un breve articolo sui rapporti tra Busoni e il Marchese Silvio della Valle di Casanova; il corpus completo delle fotografie scattate da Michael Schwarzkopf ** a Busoni e al suo cane Giotto nel 1918 a Zurigo; foto intercalate da citazioni in lingua originale e contestualizzate da un breve articolo in italiano, tedesco e inglese. Questo articolo deriva in parte da un saggio di 80 pagine corredate di 350 note a piè di pagina (Die gerade Linie ist unterbrochen, «Annuario Svizzero di Musicologia» 1999, ediz. Peter Lang, pubblicato in questo sito senza note e acquistabile separatamente dalla rivista) sull'esilio in Svizzera del grande musicista.
È da poco uscito un lungo saggio (120 pp. con 513 note a piè di pagina) sui rapporti d'arte e d'amicizia fra G. F. Malipiero e Adriano Lualdi (gran parte dei documenti citati sono inediti e di mia proprietà). Ho in progetto la curatela degli sterminati Diarii inediti di Adriano Lualdi, la pubblicazione del carteggio tra Busoni e il pittore napoletano Ettore Cosomati e una ricerca sull'ambiente culturale a Zurigo durante la Grande Guerra. In futuro mi occuperò della figura di Romain Rolland, di cui pure colleziono manoscritti. Gestisco un sito non ufficiale sull'Opernhaus di Zurigo e seguo tutte le nuove produzioni di questo Teatro d'opera, tra i più importanti e coraggiosi del mondo. Di tanto in tanto recensisco anche importanti mostre. Tutti gli articoli pubblicati sul giornale sono anche ospitati in questo sito.





Nella mia HOME PAGE, tenendo conto dello spirito cosmopolita e delle aperture culturali di Busoni, sono ospitate anche delle pagine su artisti che con Busoni ebbero poco o nulla a che fare, come Chagall (che però era amico di Ludwig Rubiner, in strettissimi contatti con Busoni a Zurigo e a Berlino) o Giacometti (che conobbe a Zurigo Wolf-Ferrari in contatto con Busoni).





IL MIO SITO SARÀ SEMPRE UNDER CONSTRUCTION: non è infatti immaginabile che si possa esaurire un discorso su un artista, e quando è del calibro di Busoni...

Il mio archivio (la cui descrizione è incompleta e provvisoria) è a disposizione degli studiosi e comprende

documenti autografi: lettere e Albumblätter;

cartoline postali con fotografie del musicista e del suo Musikzimmer a Berlino;

fotografie originali: oltre a quella famosa della moglie Gerda con i due figli Raffaello e Benvenuto pubblicata anche nella biografia di Edward Dent, due inedite, (I - II) scattate a Londra nel 1920; inoltre 13 fotografie scattate da Michael Schwarzkopf a Zurigo nel 1918, molte delle quali sono pure inedite. QUESTE FOTOGRAFIE (CON ALTRE 10 DI PROPRIETÀ DEL FIGLIO DEL FOTOGRAFO) SONO ORA PUBBLICATE IN UN CATALOGO DA ME CURATO, EDITO DAL CONCORSO PIANISTICO FERRUCCIO BUSONI DI BOLZANO;

libri: la rarissima prima edizione dell'«Entwurf einer neuen Tonkunst», appartenuta al musicologo inglese sir George Dyson, il libretto del «Doktor Faust», edizione Kiepenheuer 1920 (dedicata alla Facoltà di Lettere dell'Università di Zurigo che nel 1919 ha insignito Busoni del dottorato honoris causa) e naturalmente tutti gli strumenti di consultazione fondamentali per la ricerca in ambito busoniano: ROBERGE, KINDERMANN, DENT, SITSKY, BEAUMONT [monografia e lettere], SABLICH, D'AMICO, WEINDEL, LEVITZ, WILLIMANN, FELDHEGE, GUERRINI, PRINZ, MEYER ecc. (Cfr. l'ampia bibliografia nel mio articolo Caro e terribile amico! pubblicato in questo sito;

spartiti e partiture: oltre a edizioni ristampate, la prima edizione dello spartito della «Sonatina in diem Nativitatis», dello spartito per canto e pianoforte del capriccio teatrale «Arlecchino» e dell'edizione completa e definitiva della partitura della Turandot-Suite, con lo splendido disegno di Orlik sulla copertina (vedi immagine nel menu).

RECENTI ACQUISIZIONI

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