Immediatamente prima di partire per la Russia, il 25. 8. 1906, Boccioni in una lettera alla madre e alla sorella (E. Coen, L. Magagnato, C. Perocco, op. cit.) scrisse: «Naturalmente che vado ospitato in tutto in casa loro, altrimenti come vivrei? Intanto verranno fuori i ritratti ma non ho nessuna angustia per questo». Altrove, tornato in Italia, lamenta di non aver dipinto un paesaggio del Volga a cui aveva pensato quando ancora era a Parigi. Ma conosciamo un solo quadro dipinto da Boccioni in Russia: ed è il ben noto Ritratto di Sofia Popoff che la stessa Sofia Popoff - ricorda la nipote Olga - portò dalla Russia in Svizzera e successivamente in Francia. (Peraltro, in una delle lettere a Severini, Pierre Berdnicoff dice d'essere andato da sua zia Amelia e siamo ai primi anni Trenta - a ritirare un ritratto eseguito dal padre. Un ritratto della nonna?).