ATTO PRIMO

La piazza del borgo - Da una parte un'osteria - Giorno di sagra.

SCENA PRIMA
Marienka, Gianni, contadine, contadini, in abiti festivi.

CORO
Lodi al ciel cantar dobbiamo!
Oggi è sagra!
Gioia e amor
È il desio di ogni cor.
Sposi, ad evitar bisticci,
D'ora in poi, addio capricci!
Fa la moglie economia,
Va il marito all'osteria...
Ohimè! ohimè! addio libertà!
Mutano i diletti
In guai e dispetti!
Sol chi sa goder la vita
Dir felice si potrà.

GIANNI
Dolce mia Marienka, che mai t'attrista?

MARIENKA
Presagio crudel!
Da mia madre seppi ch'oggi qui
Condurran lo sposo che si vuoi imporre a me!
Cielo, come finirà?

GIANNI
Bene! Tu non déi temer! Credi, sposa mia sarai!
Forte sia il tuo voler,
Niun potrà strapparti a me.

CORO
Date pace al cor dolente;
L'amor vostro fido ardente
Benedetto ognor sarà.
Or la danza là ci aspetta,
Gaio suono già ci invita.
La tristezza sia bandita;
Allegri là, andiam, a ballar, a cantar.

Escono tutti, meno Gianni e Marienka


SCENA SECONDA

MARIENKA e GIANNI

MARIENKA - Dunque tutto ornai finì per me! Che sarà di noi?

GIANNI - O mia Marienka, perchè disperi? che t'affanna?

MARIENKA - Tu me'l chiedi ancora! Oggi qui verranno Mika e il figlio per chiedermi in isposa. Forse son qui presso...

GIANNI - E tu, che risponderai?

MARIENKA - Che risponderò? Puoi tu ancora dimandarlo? Ad altri appartenere io potrei e non a te, mio Gianni? Ma i parenti miei... già legâr mia sorte!

GIANNI - Ah! me sventurato!

MARIENKA - Tu sei sì poco coraggioso... timoroso ognor... lieve cosa turba il tuo cor e ti spaura! O Gianni, giurami che a niun'altra fanciulla volto è il tuo pensier. Ah! spesso un rio dubbio m'assai che tu ti strugga per un altro amor!

GIANNI - Mai! Mai!


ARIA

MARIENKA
Ah, se quest'è il triste vero
Che celar tu puoi nel cor,
Dèi temer la mia vendetta
E l'eterno mio rancor!
Dimmi, dimmi tu, o mio Gianni,
Qual mister turbò il tuo sen
Che fuggisti il suol natio
E lasciasti qui il tuo ben?


RECITATIVO

MARIENKA - Il tuo passato non fu mai ben chiaro per me,
e spesso mio padre me'n chiedea ragion!

GIANNI - Ah, triste assai fu la vita mia finor!
Vidi il dì in ricca dimora, ma ben presto la mamma mia morì!
Altra donna allor il padre mio sposò.
Qual cane fui cacciato dalla ria matrigna.
Errabondo me ne andai;
Per guadagnarmi un pane, ahimè, lottai!


DUETTINO Marienka e Gianni

MARIENKA
Se dal cuore della madre
Sempre avrai benedizion,
Non sperar da ria matrigna
Che crudel maledizion!

GIANNI
Diamo tregua agli affanni;
Tutto vincerà il nostro amore puro e santo!

A DUE
Se fidente amor sarà,
niuna rea trama vincer mai potrà!
Giuro solenne ci unì
Di eterna fede, un dì
li dolce patto difenderemo!


RECITATIVO

MARIENKA - Ah, son qui! con loro mio padre, cercan di me.

GIANNI - Non vo' farmi qui veder. Addio, addio, dolce mio tesor!
Il nostro giuro, deh, non obliar! Addio, addio!

Gianni esce. Marienka si nasconde.


SCENA TERZA

Ludmila, Kruscina, Kezal.

KEZAL
Già ve'l dissi, mio compare,
Voi stipulaste un patto;
Ora quel che s'ha a pensare
Penserò, e tutto è fatto!
Credete a me, fidate in me,
Timor non v'ha.
Tutto disposto ho già.
Sì, e certo son del fatto mio,
Il nostro pian non fallirà.
Se osasse poi rifiutare...
Ad ubbidir ben tosto, vedrete,
Io saprò farla piegare!


KRUSCINA - Tu, tu, di' che ne pensi?
Io convinto son!

LUDMILA - Io vi dirò: non si può su due pie' decidere.
Prima il caso ponderiamo,
Rifletter ben dobbiamo.
Certi siete, niun ostacol non v'ha
Che intralci il vostro pian?

KEZAL - Ma che ostacol, ma che ostacol!
Voler fermo, furbesco agir e cadrà, vedrete, ogni ostacol che
a questa unione s'opporrà!

LUDMILA - Or ci dite, chi è lo sposo?


KEZAL
Chi è lo sposo? Chi è lo sposo?
Quale inutile richiesta!
È un figliolo raro, e basti,
Che per lui garante io sto.
Tobia Mika conoscete?
Chi egli sia voi non sapete?


KEZAL - Davvero, no? Ascoltate:
Per un suo poder tutto il mio aver darei.

LUDMILA - Or convien saper che far si de'.

KRUSCINA - Ma dinanzi a lei, io non so parlar.


KEZAL
Dall'acume e dall'astuzia
Il successo a noi verrà.
Anche a questa nuova impresa
Lieto fin arriderà!


RECITATIVO

KRUSCINA - Dunque! Tobia Mika ben io conosco! Ha due figli.
La prima moglie gli die' Gianni; Vascek l'altra.
Ma niun di loro io non conobbi ancora.

KEZAL - Ciò può darsi! Pur, se ben rammento, so di un contratto
da voi steso un giorno, che lega ad un di lor vostra figlia!

LUDMILA - Ma qual dei due potrà a noi interessare?

KEZAL - Qual dei due? Non può essere che un sol: Vascek.
L'altro no! Figlio del primo letto, pazzoide egli è sempre vagabondo!

KRUSCINA - Ma com'è questo vostro Vascek?
E perchè non venne qui con voi?


TERZETTO

KEZAL
Buono, austero, non ama scherzar;
Il cor ha timido d'agnello al par.
Sarebbe meco, lontan lo tenne riguardo sol.
Niuna colpa è nell'anima sua.
Un figliol sì dolce, un figliol sì caro
Ogni madre aver vorria.
Non è alto - Non è basso,
Non è grasso - Non è magro,
Non è sordo - Non è storto,
Non è stolto - nè furioso;
Non è prodigo - nè avaro
Tutto in punto - un ordin raro.
Corpo sano come un tiglio,
Ricco il padre, ricco il figlio!
Dite, che più volete?
Saria troppo per mia fe'.

LUDMILA - KRUSCINA
Ogni dubbio in me è già vinto!
Tante lodi m'han convinto!
Ben felice esser dovrà
Chi tal cor conquisterà!


SCENA QUARTA

Marienka e detti.

KEZAL - Ella viene...
Or giudizio aver conviene.

MARIENKA - Ah, mio padre! Ah, mia madre, dite, che volete?

KEZAL - Chiesi lor se innamorata siete!
Che se libero d'amor fosse il vostro gentil cor,
io ho un giovinotto raro inver che può a voi piacer!

MARIENKA - Un giovinotto raro?

KRUSCINA - Tu 'l conosci già; certo visto l'hai.

LUDMILA - Che se poi non ti piacesse, via il caccerai!

MARIENKA - Lo conosco già. Certo visto l'ho,
Che se mai non mi piacesse, via il caccerò.

KEZAL - Ascolto mi date: confusion non fate.
Marienka approvi il contratto
E il matrimonio è fatto!

MARIENKA - Sì presto no'l credete, ciò non sarà!
V'ha un forte chiodo, duro a strappare.


KEZAL
Chiodo su, chiodo giù,
Chiodo là, chiodo qua,
Ostacol alcun io non vedo!
Se un progetto sta in mia mano
Ogni ostacolo fia vano!

MARIENKA
Ma se un altro amore... avessi in core...

LUDMILA - KRUSCINA
Che! un altro amore
Ella ha in core!

KEZAL
Quello andò, non si sa dove,
Per cercar fortuna altrove.

MARIENKA
Il mio core è a lui legato!

KEZAL
Ciò che vai se via n'è andato?

MARIENKA
Ma un giuro fatto abbiamo!

KEZAL
Noi il giuro cancelliamo!

MARIENKA
Lo vedrem!

KEZAL
Dei miei consigli il don
Accettate e andrà benon!
Sol la mente mia, il mio tatto sol,
San scrutare nel profondo
Dei guai del mondo!
Io vedo tutto chiaro ciò che oscuro sembra a voi!


RECITATIVO

MARIENKA - Gianni non cederà!
Lo so, e posso scommetterne la vita!

KRUSCINA - Ch'egli ceda oppur non ceda,
ebben, che importa a me?
Dato la parola ho a Mika in presenza a testimoni.

LUDMILA - Cosa val, marito mio, un patto simile?

KEZAL - Ecco a voi: qui son le firme: Mika, Kruscina e i testimoni.

MARIENKA - Un bel patto inver... che valor non ha! Gianni
ed io mai di ciò vorrem sapere. Niun dei due cederà. (Via).

KEZAL - Bah! Che a rovina il mondo va!

KRUSCINA - Dove lasciate compar Mika e il suo figliolo?
Questo raro e magnifico giovine?
Sarebbe ben che a solo a sol con Marienka parlasse.

KEZAL - Certo! Certo! Ma... ei non è uso di conversar con donne!
Timido è qual vergin donzella!!!

KRUSCINA - Qual faticosa union sana!!!

KEZAL -. Or, mio compare, vi converrebbe di incontrare
come per caso, Tobia Mika in osteria.
Qui si ballerà; non giova ciò al mio piano.
In cerca intanto vo' di Gianni e gli parlerò.

FINALE PRIMO

SCENA QUINTA
Coro e detti Il popolo si riversa davanti l'osteria; i vecchi siedono ai tavoli, i giovani si preparano a danzare.

CORO
Vieni qui, fanciulla bella,
Qui nel vortice, o donzella.
La selvaggia polka attira
Col suo fascino di spira.
Gaio sia ogni pensier,
Con noi danza il mondo inter!
Marca, o basso! Voi, violini,
Sui cantin premete i crini!
Fischian negli orecchi i suon,
L'alme esalta il bel frastuon.
Terra, ciel ed ogni cor
Tutto canta gioia e amor!

FINE DEL PRIMO ATTO