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L’11
maggio 2003, l’Opernhaus di Zurigo presenta una nuova produzione dell’opéra-ballet
(opera balletto) Les Indes galantes, scritta nel 1735 dal compositore Jean-Philippe
Rameau. Questa produzione, che verrà rappresentata a Zurigo altre otto volte,
è attesa con impazienza dal pubblico internazionale operistico e di musica
antica. L’opera non solo rappresenta un raro revival di questo interessante
lavoro teatrale, ma riunisce importanti personaggi del mondo della musica
e della danza, i quali hanno tutte le doti per riportare quest’opera classica
nel repertorio attivo dei cartelloni operistici. |
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Les
Indes galantes sono il miglior esempio esistente del genere operistico chiamato
opéra-ballet, un genere di intrattenimento teatrale coltivato nella Francia
del XVIII secolo. Nel secolo precedente, l’opera francese era stata dominata
dalle tragédies lyriques, imponenti lavori formali caratterizzati da trame
ricche di intrecci e connotazioni moraleggianti ispirate alla letteratura
greca e romana. Intorno al 1700 nasce un genere completamente diverso: nell’opéra-ballet,
le divinità greche e romane sono sostituite da personaggi contemporanei,
quali gentiluomini di campagna, signore di corte, confidenti e pastori idilliaci.
Un simile cambiamento della sensibilità si verificò in tutti i campi dell’arte
nel periodo in cui il regno di Luigi XIV lasciava il posto a quello di Luigi
XV. La grandezza delle tragedie di Racine viene soppiantata dalla giocosità
delle commedie di Marivaux, gli intensi «notturni» della pittura di George
de la Tour vengono sostituiti dalla luminosa leggerezza di Watteau.
Un’opéra-ballet è composta in genere da un prologo e da tre o quattro
atti (chiamati entrées). Benché alcuni concetti generali servano a unificare
l’azione, i singoli atti sono del tutto indipendenti, con una trama completa
(di norma semplice e gioiosa) e scenari e personaggi propri, che non ricompaiono
nelle altre entrées. Come suggerisce il nome stesso, l’opéra-ballet combina
sulla scena i due generi del canto e della danza. Ogni entrée comprende infatti
una lunga sezione in cui ballerini dai costumi stravaganti presentano coreografie
fantasiose.
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Testo di James Keller
Program Annotator della New York Philharmonic e della San Francisco Symphony.
© UBS AG, luglio, 2002. La riproduzione, anche parziale, del presente testo è rigorosamente vietata. |
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