FRANZ WELSER-MÖST UNOFFICIAL WEBSITE


GRAZIE DI CUORE


CARO MAESTRO!

Il Sovrintendente Alexander Pereira e il Maestro Franz Welser-Möst in tredici anni di intensa e illuminata collaborazione (lievemente offuscata qualche dissapore soprattutto negli ultimi tempi che non inficia per nulla il valore del loro lavoro comune) hanno portato l'Opernhaus di Zurigo nel novero dei Teatri d'Opera più prestigiosi e coraggiosi del mondo. Il lavoro svolto dall'insigne Maestro austriaco con l'orchestra è stato semplicemente sbalorditivo (ma chi ha assistito, come chi scrive, a qualche sua prova non sarà certamente sorpreso dei risultati ottenuti, tanto profondo, documentato e pacatamente inesorabile è il suo dire didattico ed esegetico ai musicisti). Non è quindi un caso che nel 2002 l'Orchester der Oper Zürich sia stata eletta "Orchestra dell'anno". E sono convinto che anche grazie agli stimoli del Sovrintendente e del Maestro, il Coro, punto debole del Teatro fino alla fine degli Anni Novanta, è ora pienamente all'altezza della situazione. La magnifica esecuzione il 15 giugno scorso del Requiem di Verdi diretto da Daniele Gatti non lascia dubbi al riguardo. Tornando all'orchestra, si ascoltino le registrazioni su DVD, per fare due esempi, di due tra le più impervie partiture di ogni epoca: Lulu e Arabella e ci si renderà conto della serietà e della profondità con cui Welser-Möst ha lavorato a Zurigo. Ebbi la fortuna, nel 1992, di assistere quasi per caso alla sua, per così dire, "lectio magistralis"... anticipata (la direzione del Rosenkavalier di Richard Strauss) come candidato a guidare stabilmente l'Orchestra di Zurigo. Fui molto colpito dalla purezza e dalla trasparenza del suono unite a una rara profondità interpretativa che caratterizzavano la direzione dell'allora giovanissimo Maestro (e quanto complessa è la partitura straussiana...) e mi fu subito chiaro che sarebbe diventato in breve tempo uno tra i più grandi direttori del nostro tempo, senza mai atteggiarsi a star. Numerosissimi e di grande prestigio i premi discografici ottenuti nell'arco della sua ancor breve carriera. Il sottoscritto curatore di questa Website, insieme ai suoi collaboratori, augura al Dr. h. c. Franz Welser-Möst una continuazione di carriera ricca di soddisfazioni come Generalmusikdirektor alla Staatsoper di Vienna e come direttore stabile della gloriosa orchestra di Cleveland! Grazie di cuore, caro Maestro!

L'Abschiedvorstellung del GMD Franz Welser-Möst non poteva che essere il Rosenkavalier: come detto, cominciò nel 1992 la sua scintillante carriera a Zurigo con quest'opera e non a caso volle finire riproponendo la stessa partitura, che, per chi scrive, è da annoverare tra le 5 opere che meglio possono dare un'idea della genialità in ambito artistico-musicale-operistico: Don Giovanni, Tristan, Falstaff,Rosenkavalier per l'appunto e Wozzeck. Il Rosenkavalier di ieri sera (13 luglio 2008) è stato un vero e proprio evento culturale in senso lato. Semplicemente sensazionale la direzione di Franz Welser-Möst, di certo non inferiore a quella di Erich e Carlos Kleiber e di Herbert von Karajan: diversa, com'è logico, ma, lo ripeto, non inferiore, anzi in alcuni momenti, specialmente nel terzo atto, addirittura più intensa e scavata, ottenuta anche grazie a un cast di valore assoluto, a un'orchestra che non ha ormai nulla da invidiare alle orchestre più blasonate che suonano nei Teatri d'Opera europei e americani e alla bellissima (a tratti veramente commovente) regia di Eric-Sven Bechtolf. Alla fine della rappresentazione, tutto il pubblico (il teatro era esaurito in ogni ordine di posti), dalla galleria, ai palchi e alla platea, si è alzato in piedi (un... unisono fisico-emotivo se così si può dire) tributando al Maestro una standing ovation clamorosa e lunghissima, interrotta per poco da un commosso ringraziamento del Sovrintendente Alexander Pereira che, con voce rotta dall'emozione, ha ripercorso per sommi capi i tredici anni trascorsi insieme all'«amico Franz»: una sorta di "periodo aureo" teatrale come fu quello di Claudio Abbado con Grassi-Mazzonis alla Scala di Milano. Subito dopo il breve discorso di Pereira è ripreso l'omaggio del pubblico raramente così compatto nel decretare il trionfo di una rappresentazione e di un interprete. A tutto il pubblico la Direzione del Teatro ha offerto champagne a volontà in vari spazi del Teatro. La memorabile serata dovrebbe far riflettere quei critici musicali tronfi e prevenuti che hanno spesso osteggiato, soprattutto all'inizio, ma non solo, il coerente cammino artistico di Welser-Möst che come pochissimi ha segnato indelebilmente la storia di questo Teatro e senza dubbio segnerà anche la storia della Staatsoper di Vienna. Sono convinto che Welser-Möst saprà trovare il tempo, negli anni futuri, di tornare a Zurigo per dirigere qualche altra Première. Tutti, alla fine del Rosenkavalier, se lo auguravano di sicuro in pectore.

Laureto Rodoni
laureto@rodoni.ch



"ICH HABE HIER EINE TOLLE UND GLÜCKLICHE ZEIT ERLEBT"

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Am 13. Juli heisst es Abschied zu nehmen von Franz Welser-Möst, nicht endgültig, aber doch von ihm als dem Dirigenten, der 13 Jahre lang die musikalischen Geschicke unseres Hauses-geleitet hat. Die 13. für einmal eine Riesenglückszahl, seit wir uns auf das Abenteuer eingelassen haben, das Opernhaus Zürich gemeinsam zu neuen Ufern zu führen; ein Abenteuer, das in der Rückschau mehr als geglückt ist vor allem dank ihm, denn in erster Linie ging es darum, eine hervorragende Sängerschar, die es systematisch aufzubauen und zu erobern galt, zu Höchstleistungen zu führen.
Wir hatten das Glück, in unserem eher kleinen Haus viele Spitzenstars zu Leistungen zu ermutigen, die sie sich andernorts nicht zugetraut hätten; und da hat Franz-Weiser Möst den Teppich gelegt, mit seiger mittlerweile sprichwörtlichen Pianokultur Rollendebüts ermöglicht, von denen andere Häuser nur träumen können. Insbesondere unsere Sängerinnen im Mozart-, Wagner- und Strauss-Fach haben Standards gesetzt und gefunden, die von der Fachpresse aufgrund seines sensiblen Umgangs mit ihren Stimmen als "outstanding" eingestuft wurden. Auch Franz Welser-Möst hat, wie er es immer wieder gerne betont, gelernt aus der Begegnung mit Sängerpersönlichkeiten, die ihm das Zürcher Opernhaus geboten hat, aber Geben und Nehmen ist nicht nur in unserem Beruf wohl das Schönste und Sinnstiftendste.
Wir verdanken Franz Welser-Möst unendlich viele Stunden der aufwühlendsten, berührendsten und unerhörtesten Art, die mit Gold nicht aufzuwiegen sind. Unvergesslich sind auch unsere Gastspiele, in denen er Höchstleistungen, die in unserem Haus schon stattgefunden haben, noch gesteigert und in die Welt hinausgetragen hat. Für all das kann ich nur sagen: Danke von Herzen, Franz! Tröstlich zu wissen ist es, dass Franz Welser-Möst auch in Zukunft für weitere grosse Projekte an unser Haus zurückkehren wird. Verwaltungsrat, Direktion und alle Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter desHauses bedanken sich gleichfalls und wünschen ihm für seine Zukunft an der Wiener Staatsoper nur das Beste.

Alexander Pereira

© Magazin Opernhaus Zürich - Mit gütiger Genehmigung

ABSCHIEDSVORSTELLUNG
DER ROSENKAVALIER

Zum Ausklang der Festspiele, der zugleich der Abschied von Franz Welser-Möst als Generalmusikdirektor des Opernhauses Zürich ist, gelangt noch einmal Der Rosenkavalier unter seiner Leitung zur Wiedergabe. Mit diesem Werk hatte er sich im Oktober 1992 im Opernhaus Zürich vorgestellt, dessen musikalisches Profil er seit der Spielzeit 1995/96 nachhaltig prägte. Unter seiner Leitung zunächst als Chefdirigent, dann als Principal Conductor und schliesslich als Generalmusikdirektor des Hauses hat sich das Orchester zu einem Klangkörper der Spitzenklasse entwickelt, was sich nicht nur in der Nominierung zum "Orchester des Jahres 2002" in der Kritikerumfrage der Opernwelt niederschlug, sondern in immer zahlreicher werdenden Einladungen zu Gastspielen in Musikzentren wie Wien, London, Paris sowie zuletzt auch in Japan. Dort gastierte das Opernhaus Zürich unter seiner Leitung zu Anfang der Spielzeit mit dem 2004 in der Inszenierung von Sven-Eric Bechtolf neu erarbeiteten Rosenkavalier, der schon bei der Premiere als der "augenblicklich schönste 'Rosenkavalier' der Welt" gefeiert und in Japan zur "Aufführung des Jahres 2007" gewählt wurde. In der Abschiedsvorstellung von Franz Welser-Möst, der das Orchester an rund 500 Abenden nicht nur im Graben, sondern auch in zahlreichen Philharmonischen Konzerten immer wieder zu umjubelten Höchstleistungen geführt hat, singen Adrianne Pieczonka, Vesselina Kasarova, Malin Hartelius und Alfred Muff die Hauptpartien.
Seit seiner ersten Begegnung mit dem Orchester der Oper Zürich hat Franz Weiser-Most hier nicht nur das klassisch-romantische Repertoire, sondern immer wieder auch Werke des 20. Jahrhunderts dirigiert und sich damit dezidiert zum "Nicht-Spezialistentum" bekannt. So ist Alban Bergs Lulu in bester Erinnerung; die Basler Zeitung schrieb damals, im Orchestergraben spiele sich "Atemberaubendes" ab. Auch Korngolds Tote Stadt, Pfitzners Rose vom Liebesgarten, Janaceks Jenufa, Brittens Peter Grimes und d'Alberts Tiefland hinterliessen bleibende Eindrücke bei Publikum und Kritik.
Daneben setzte sich Franz Welser-Möst für das italienische Repertoire ein; die "schönsten pianissimi" und die "präzisesten Bläsereinsätze" bescheinigte ihm Die Welt für Don Carlo, und in Musik und Theater beschrieb der begeisterte Kritiker Welser-Mösts "differenziertes, waches, intelligent strukturiertes Dirigat" von Verdis Macbeth.
Gefeiert wurde Welser-Möst nicht zuletzt für seine Wagner-Dirigate. Eine "Sensation" sei der Tristan, schrieb die Südostschweiz, und das Tannhäuser-Dirigat beurteilte Der Bund als "überwältigend": "So strahlend und differenziert, so klanggewaltig und ausdrucksstark, so präzise und transparent nimmt die Musik Emotion und Verstand gefangen". Nicht zu vergessen die Erarbeitung des kompletten Ring des Nibelungen, der -wie die übrigen Dirigate Welser-Mösts auch - überregionales Interesse am Orchester der Oper Zürich hervorgerufen hat; der Berliner Tagesspiegel trifft ein zentrales Anliegen des Dirigenten, wenn er schreibt, "Welser-Mösts Wagner ist einer, der aus der Stille kommt".
Franz Weiser-Mosts Repertoireliste scheint fast unbegrenzt; so muss natürlich Mozart erwähnt werden, dessen Entführung aus dem Serail, La Clemenza di Tito und Don Giovanni ebensowenig fehlten wie Le Nozze di Figaro. Mit Così fan tutte wird Franz Welser-Möst übrigens in der kommenden Spielzeit ans Opernhaus Zürich zurückkehren und hier seinen Mozart-Da Ponte-Zyklus komplettieren.

© Magazin Opernhaus Zürich - Mit gütiger Genehmigung

FRANZ WELSER-MÖST
NEUINSZENIERUNGEN 1995-2008

1995/96

23. September 1995 LES CONTES D'HOFFMANN Jacques Offenbach
8. März 1996 RUSALKA Antonin Dvorak
23. Juni 1996 WERTHER Jules Massenet

1996/97

28. September 1996 PARSIFAL Richard Wagner
13. April 1997 DIE LUSTIGE WITWE Franz Léhar
6. Juli 1997 Zürcher Festspiele WEISSE ROSE Udo Zimmermann
11. Juli 1997 Zürcher Festspiele LA TRAVIATA Giuseppe Verdi

1997/98

20. September 1997 MADAME SANS-GÊNE Umberto Giordano
7. Januar 1998 TRISTAN UND ISOLDE Richard Waqner
19. April 1998 ROMEO UND JULIA Sergej Prokofiew
4. Mai 1998 JENUFA Leo Janacek
5. Juli 1998 Zürcher Festspiele LA FANCIULLA DEL WEST Giacomo Puccini

1998/99

22. November 1998 HÄNSEL UND GRETEL Engelbert Humperdinck
20. Dezember 1998 DIE ROSE VOM LIEBESGARTEN Hans Pfitzner
23 Januar 1999 BORIS GODUNOW Modest Musoorgskj
30. Mai 1999 TANNHÄUSER Richard Wagner

1999/2000

24. Oktober 1999 SIMPLICIUS Johann Strauss
31. Dezember 2000 DIE ZAUBERFLÖTE W.A. Mozart
7. Mai 2000 ARABELLA Richard Strauss
8 Juli 2000 Zürcher Festspiele LULU Alban Berg

2000/2001

8. Oktober 2000 DAS RHEINGOLD Richard Wagner
20. Januar 2001 DON CARLO Giuseppe Verdi
27. Mai 2001 DIE WALKÜRE Richard Watner
7. Juli 2001 Zürcher Festspiele MACBETH Giuseppe Verdi

2001/02

18. November 2001 SIEGFRIED Richard Wagner
28. April 2002 IL TURCO IN ITALIA Gioachino Rossini
20. Mai 2002 GÖTTERDÄMMERUNG Richard Wagner

2002/03

10. November 2002 FIERRABRAS Franz Schubert
13. April 2003 DIE TOTE STADT Erich Wolfgang Korngold
9. Juli 2003 Zürcher Festspiele DIE ENTFÜHRUNG AUS DEM SERAIL W. A. Mozart

2003/04

25. November 2003 DIE MEISTERSINGER VON NÜRNBERG Richard Wagner
4. Juli 2004 Zurcher Festspiele DER ROSENKAVALIER Richard Strauss

2004/05

14. Dezember 2004 PELLEAS ET MELISANDE Claude Debussy
24. April 2005 LA CLEMENZA DI TITO WA. Mozart
3. Juli 2005 Zürcher Festspiele LA BOHÈME Giacomo Puccini

2005/06

11. Dezember 2005 PETER GRIMES Benjamin Britten
7. Mai 2006 DON GIOVANNI W.A. Mozart
1. Juli 2006 TIEFLAND Eugene d'Albert

2006/07

11. März 2007 LE NOZZE DI FIGARO W.A. Mozart
24 Juni 2007 Zürcher Festspiele SZENEN AUS GOETHES FAUST Robert Schumann

2007/08

29. März 2008 DIE FLEDERMAUS Johann Strauss
28. Juni 2008 Zürcher Festspiele CARMEN Georges Bizet


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Ehrendoktorwürde der Case Western Reserve University, Cleveland 2003
Honorarprofessor an der Anton Bruckner Privatuniversität Linz

 
 

 

 

 

 

Laureto Rodoni

 

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